URBAN SURVIVORS, un viaggio negli slum del mondo
Vivere in condizioni di vita estrema.
Vivere nell’emarginazione.
Vivere nell’oblio.
Un abitante della terra su dieci vive in una baraccopoli.
Il Museo di Roma in Trastevere ospita, fino al 17 febbraio, URBAN SURVIVORS, un progetto multimediale di Medici Senza Frontiere in collaborazione con l’agenzia fotografica NOOR photo agency e con Darjeeling Productions, nato per mettere in evidenza i bisogni umanitari e medici che esistono nelle aree urbane degradate del mondo.
Urban Survivors accompagna i visitatori in un viaggio virtuale attraverso sette aree di degrado – Città del Guatemala, Tegucigalpa, Dacca, Johannesburg, Karachi, Nairobi e Port-au-Prince – dove Medici Senza Frontiere porta avanti dei progetti. La mostra si avvale del materiale fotografico fornito dai famosi e pluri-premiati fotografi NOOR: Andrea Bruce, Kadir van Lohuizen, Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet. Le fotografie e i video documenti accendono i riflettori sui fattori sociali, politici ed economici che hanno un impatto sulla salute di coloro che vivono in condizioni di miseria urbana e sulle loro possibilità di accedere a un servizio medico adeguato.
In alcuni insediamenti vi sono stati dei cambiamenti: maggiore accessibilità ai servizi e migliorie alle infrastrutture; ma per la maggioranza della gente in queste condizioni, la vita rimane una grande sfida.
Clara Cosenza
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