Piave, 1918: racconti intimi e crude verità
Può, la guerra, essere comica ? Come ogni tragedia, la Guerra esalta i comportamenti umani ed è capace di trasformare l’entusiasmo in furore, la rabbia in follia, la solidarietà in sacrificio collettivo.
E’ quello che accade in “2, la vittoria”, uno spettacolo teatrale firmato da Carlo Picchiotti in scena al Teatro Le Salette di Roma dal 28 al 31 ottobre e interpretato da Ester Alfonsi, Valerio De Angelis e Giovanna Cappuccio.
Picchiotti ci fa capire, attraverso questo lavoro, che la Guerra è anche fatta da piccoli episodi nei quali, come in questo caso, si incontrano tre giovani eroi inconsapevoli, costretti dagli eventi a confrontare le loro vite mentre intorno infuria, forse, l’ultima resistenza. Siamo sul Piave nel 1918 e dall’incontro fortuito di un soldatino in missione e due ragazze in libera uscita dal bordello di Stato, nasce e si sviluppa un rapporto fatto di incomprensioni dialettali, battute sarcastiche, prese in giro, racconti intimi e crude verità.
Carlo Picchiotti – come si legge nella biografia pubblicata sul sito Giovane Holden Edizioni – è nato a Roma nel 1948, diplomato in pianoforte, laureato in ingegneria meccanica, e ha studiato filosofia e lingue straniere; ma soprattutto ha studiato gli altri nei loro comportamenti, tutti normali, tutti regolari, tutti diversi, tutti forti, tutti deboli. Da queste osservazioni sono scaturite le sue note e poi i suoi racconti e i suoi lavori teatrali. Dopo una lunga e significativa carriera manageriale in una importante multinazionale del petrolio, ha ormai da vari anni dato spazio al suo amore per la narrativa, spesso autobiografica, partecipando a diversi premi letterari ottenendo importanti riconoscimenti. In qualità di divulgatore di cultura musicale ha partecipato e organizzato incontri in vari teatri romani dedicati ai grandi musicisti e ad aneddoti, curiosità e segreti della grande Musica.
Vive nella vecchia Roma dove continua a dipingere i suoi sogni.
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