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Tiepolo, Cignaroli e Rotari: la Verona dei Maestri del neoclassicismo

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06/03/2012

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Tiepolo, Cignaroli e Rotari: la Verona dei Maestri del neoclassicismo

Verona e i Maestri della pittura del settecento: Palazzo della Gran Guardia apre le porte ad opere provenienti da tutti il mondo per raccontare  luci ed ombre della città scaligera.

Una mostra destinata a fare scuola, ad incidere in maniera rivoluzionaria sulle soluzioni espositive in uso qui in Italia per allestimenti dedicati ai grandi Maestri della pittura di un tempo. Tra le mura della città scaligera, l’esposizione di scena nelle sale di Palazzo della Gran Guardia, intitolata “Il Settecento a Verona: Tiepolo, Cignaroli, Rotari”, ha di speciale la cura per la dimensione filologica del quadro, la ricerca di quel materiale preparatorio, come bozzetti e modelli, in cui è possibile scorgere pentimenti ed intenzioni di autori che hanno segnato in maniera indelebile con la loro arte il secolo diciottesimo.  Il Prado di Madrid, il Victoria and Albert di Londra, l’Ermitage di Pietroburgo e ancora, i poli museali di  Vienna, Dresda e  Budabest hanno risposto alla chiama dei tre curatori della mostra, Tomezzoli, Marini e Magani, rendendo l’allestimento non solo ricco di tele, sono infatti centocinquanta i dipinti esposti, ma esaustivo anche da un punto di vista figurativo. Per disegnare, infatti, lungo le sale di Palazzo della Guardia, un sentiero in grado di ripercorrere la ricchezza e la varietà culturale che a pieni polmoni si respirava a Verona nell’età dei Lumi, l’allestimento propone ritratti, vedute, pitture sacre, modelli grafici e libri illustrati, materiale inedito qui in Italia, concesso anche da collezionisti di tutto il mondo. Protagoniste le fattezze angeliche, le ombre e le maestose vedute di Giambettino Cignaroli, l’arte del Rotari, definito il pittore della corte russa per aver lavorato molti anni per l’imperatrice Elisabetta e le tele del Tiepolo, tra le più famose,  oltre ad una ricostruzione virtuale del soffitto dipinto dal Maestro Veneto per Palazzo Canossa a Verona, andato distrutto al termine della seconda guerra mondiale. Attorno ai tre pilastri ruotano poi i quadri di Anselmi, Marcola, Boscarati e di tanti altri artisti che seppero interpretare in Italia e poi presso le corti reali di tutta Europa l’anima della città scaligera. Una mostra internazionale, un percorso espositivo che presenta al pubblico in maniera totalizzante ed originale la pittura veronese del pieno Settecento; una città raccontata al mondo attraverso gli occhi e la fantasia dei Maestri del neoclassicismo.

 

“Il Settecento a Verona. Tiepolo, Cignaroli, Rotari”

Verona, piazza Bra, Palazzo della Gran Guardia – dal 26 novembre 2011 al 9 aprile 2012

Andrea Mazzuca

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