Palmi, perla della Costa Viola
Protetta dal monte Sant’Elia, la cittadina di Palmi (RC) dà il via a quel caratteristico pezzo di Calabria tirrenica chiamato la Costa Viola, che si estende per 35 km fino allo stretto di Messina. Ha nel territorio di Taureana il suo incantevole spicchio di mare, famoso per la Luvareddhra, lo scoglio sul quale si erge un nodoso e tenace albero di ulivo che, nonostante la salsedine e il poco terreno a disposizione, ogni anno fiorisce e dà frutto. Nelle frazioni di Taureana, Pietrenere, Marinella, Tonnara e Scinà, si concentrano le abitazioni dei pescatori, gli stessi che con occhi sognanti raccontano nei minimi particolari il riflesso di Palmi nell’acqua del mare quando l’aria è tersa, le acque calme e il tramonto inizia a far intravedere le stelle. Forse rapite dalla stessa suggestione antiche popolazioni si erano insediate in questo luogo, tanto che oggi è in fase di realizzazione un parco archeologico per riportare alla luce l’antica Taureanum. Gli scavi più recenti stanno svelando i resti di un teatro, mentre sono visibili da sempre la torre Saracena, sorta probabilmente nel 1500 e la preziosa struttura della Chiesa paleocristiana di San Fantino. Proprio quest’ultima è stata oggetto di sorprese continue, per la presenza di un’altra chiesa sottostante, ricostruita per volere del conte Spinelli nel 1552; gli elementi tipici paleocristiani inoltre sono stati sovrapposti ad una costruzione bizantina dell’ VIII secolo. I tramonti sul mare e il brivido di vedere la Sicilia così vicina, fanno di Taureana uno dei luoghi turistici più suggestivi dell’estate reggina. Per le strade della città di Palmi nei giorni di festa si è soliti udire l’eco di un suono ritmico, cupo e martellante: sono i tamburi che accompagnano i “giganti”, Mata e Grifone nella loro danza. La leggenda, diffusa per la nascita di Messina, vuole che essi rappresentino per la cittadina la liberazione dalle influenze saracene e turche che hanno caratterizzato le sue origini. Completamente distrutta dal terremoto del 1908, Palmi ha visto ricostruire i suoi quartieri a singhiozzo, fino a diventare, oggi, un agglomerato urbano costruito su di un terrazzamento, a picco sul mare con vista mozzafiato. Tanto che la Villa Comunale Giuseppe Mazzini, annoverata nell’elenco dei Monumenti Nazionali, gode di un vasto affaccio sul panorama della Costa Viola. Una delle opere più famose presenti a Palmi è il mausoleo dedicato a Francesco Cilea, costruito dall’architetto Nino Bagalà e dall’artista Michele Guerrisi, che hanno realizzato in ricordo del compositore palmese, un anfiteatro in muratura e posto nel centro una figura femminile bronzea, una Musa, alle cui spalle è possibile ammirare alcuni bassorilievi del mito di Orfeo. Piazza I Maggio, dalla forma quadrangolare è teatro delle più importanti manifestazioni culturali cittadine, tra le quali la Varia, un’istallazione di figuranti, pesante di ingranaggi e tradizione, rappresentante l’ascesa al cielo della Madonna che con i suoi 200 portatori e gli oltre centomila presenti, finisce per diventare una delle manifestazioni folkloristiche più seguite e conosciute della Calabria. Particolarmente sentito il rito religioso legato alla Festa in onore di San Rocco, al quale, di recente, è stata dedicata una fontana monumentale ad opera dell’artista palmese Maurizio Carnevali. Di sicura suggestione il panorama che è possibile ammirare dal Monte Sant’Elia, l’estremità dell’Aspromonte sopra Palmi. Manca il fiato mentre lo sguardo accarezza lo Stretto di Messina, distinguendo di là Milazzo, di qua Capo Vaticano e Nicotera, la sottostante Palmi e, nel mare, le Isole Eolie, con Stromboli e il suo pennacchio di fumo sempre vivo che si staglia con fierezza all’orizzonte. (foto Elisabetta Iannelli e Bruna Larosa)
(Bruna Larosa)
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