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“O patria mia! Dedica all’Italia”, a Cori, gioiello dei Lepini

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27/08/2012

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“O patria mia! Dedica all’Italia”, a Cori, gioiello dei Lepini

Affreschi della Chiesa di Sant'Oliva a CoriDopo il successo della prima serata, prosegue a Cori (Latina) “Frammenti di attualità”, rassegna che ha l’obiettivo di affrontare temi del momento attraverso spettacoli teatrali seguiti da un dibattito. La manifestazione (a ingresso libero), organizzata dall’Associazione Culturale ‘Il Buonumore’ con il patrocinio della Regione Lazio, della provincia di Latina e del comune di Cori, continua domani 28 agosto alle 20.45 nella suggestiva Piazza di Sant’Oliva con ‘O patria mia – Dedica all’Italia’, recital di poesie e canzoni interpretato da Paolo Gatti e Giovanni Bussi con l’accompagnamento musicale di Maria Teresa Conti. Seguirà l’incontro sul tema ‘Italia unita?’ con il giornalista di Panorama Giovanni Fasanella, autore insieme a Antonella Grippo del libro ‘1861. La storia del Risorgimento che non c’è sui libri di storia’. Modera il giornalista e conduttore Puccio Corona.
Infine, giovedì 30 agosto, torna Pirandello con ‘La patente’. La commedia in un atto – diretta da Francesco Sala e interpretata da Pierre Bresolin, Eleonora Tata, Paolo Gatti, Fabrizio Caiazzo e Ivan Bertolami – sarà seguita dalla tavola rotonda ‘La jella: vera o presunta?’ alla quale parteciperanno: il conduttore e giornalista Antonio Lubrano; Eugenio Imbriani, docente di Antropologia Culturale presso l’Università del Salento; Alfredo Ancora, docente di Psichiatria Transculturale presso l’Università degli Studi di Siena. (Emanuela Dolci)

Note sul territorio (a cura della redazione):  Piazza di Sant’Oliva è uno scorcio medievale incantevole, caratterizzato da edifici storici e mura antiche e, anche dalla meravigliosa Chiesa di Sant’Oliva. Considerata come una delle piazze più interessanti di Cori restituisce a che la visita un’emozione unica, un paesaggio pittoresco che lascia senza fiato (clicca qui per un tour virtuale della piazza). In piccolo, quest’angolo di Cori, è uno dei gioielli di quell’Italia delle meraviglie di cui parla Vittorio Sgarbi nel suo libro, quando si riferisce all’unicità delle stratificazioni di storia, leggenda e architettura che si ritrovano nel nostro paese.

Il complesso riassume tutta la millenaria storia del paese con racconti e affreschi di ogni epoca. “Le sue mura e le sue stratificazioni – scrive Beatrice  Agostini su Lepini Magazine, la rivista online dei Monti Lepini – raccontano quasi due millenni di vicende del paese. Infatti l’edificio sorge su un terrazzamento punto di incontro dell’antica viabilità romana. Qui venne eretto, alla fine del II a.C., un tempio, probabilmente dedicato a Giano. Doveva essere un tempio imponente su un podio alto almeno due metri e con quattro colonne sulla parte frontale”.

“ Un edificio sobrio – scrive Beatrice – che stupisce per la bellezza dei suoi affreschi, iniziati nel 1507 e completati 26 anni dopo. La volta, che potremmo definire la Cappella Sistina di Cori, rappresenta una serie di episodi che riguardano Vecchio e Nuovo Testamento”.  Gli affreschi risentono  infatti, secondo i critici, dell’influenza del capolavoro che Michelangelo aveva realizzato pochi anni prima in Vaticano. “L’affresco dell’abside – precisa l’articolo- è purtroppo mancante del suo fulcro, una crocifissione andata perduta, ai lati del quale è possibile vedere gli apostoli e gli evangelisti e i committenti insieme a papa Sisto IV. La cappella del Crocefisso è un piccolo gioiello inaspettato e racconta il periodo più alto della storia del paese”.  “Non c’è modo migliore – conclude Beatrice -per conoscere la storia che immergersi nei luoghi che la raccontano; la compresenza di elementi romani, medievali e rinascimentali rendono il complesso di Sant’Oliva perfetto per conoscere la storia millenaria di Cori”.

Qui sotto i suggerimenti per un tour virtuale nei dintorni (da ItaliaVirtual Tour)

 

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