Massimo Bottura e il Refettorio Ambrosiano
Il quartiere Greco di Milano ospiterà dalla fine di maggio una mensa per bisognosi. È nello spirito di Expo2015- Nutrire il Pianeta che nasce il Refettorio Ambrosiano, un progetto curato dallo chef Massimo Bottura e da Davide Rampello per rifocillare –appunto- i più bisognosi e renderli allo stesso tempo partecipi dell’atmosfera che investirà la città per i prossimi sei mesi. Il quid che rende speciale questa mensa sarà il calibro dei suoi cuochi, famosi chef che prepareranno le pietanze con alimenti che andrebbero altrimenti gettati. Come infatti sappiamo, uno dei temi dell’Expo sottolineati anche nella Carta di Milano è proprio l’adeguata gestione della produzione e del consumo del cibo, rispetto a cui non è stato ancora trovato un equilibrio. È dalla logica dello scarto –alimentare sì, ma anche sociale- che nasce il “paradosso dell’abbondanza” dove denutrizione ed obesità coesistono.
Da dove ripartire, se non da un luogo di accoglienza? L’inalienabile diritto a sfamarsi riparte dalle strutture come i refettori che Nutrono il Pianeta nel vero senso dell’accezione, soddisfando questo primario bisogno ed alimentando la speranza di chi ha perso tutto.
“Il mondo oggi ha fame non solo di cibo, ma di tutto ciò che questo rappresenta: generosità, bellezza, amore” ha detto il curatore del progetto Davide Rampello. Per questo motivo è stato deciso che il Refettorio continuerà ad operare anche dopo la chiusura di Expo: sarà gestito dalla Caritas Ambrosiana ed amplierà il suo esercizio fino alla Stazione Centrale di Milano, offrendo pasti caldi presso gli spazi messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato.
Giulia Coia
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