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L’antico incontra il moderno nella Roma settecentesca di Pignatelli

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06/03/2012

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L’antico incontra il moderno nella Roma settecentesca di Pignatelli

L’antico incontra il moderno, l’arte di Luca Pignatelli rivisita quella di Piranesi irrompendo nella Roma settecentesca con inquietanti e profetiche integrazioni.

Un susseguirsi di integrazioni, riletture, inserti polimaterici, revisioni dell’antico attraverso soluzioni mai scontate: tutto questo è di scena a Roma, fino all’11 marzo, presso i saloni dell’Istituto Internazionale per la Grafica a Palazzo Poli, che apre le porte alla mostra “Icons Unplugged”.  Protagonista l’arte di Luca Pignatelli: sui pannelli di basonite corrosi dal tempo e dagli agenti atmosferici, superfici che l’artista stesso ha raccolto su  una spiaggia di un paesino ligure, il tempo compie salti mortali, si piega al volere dell’artista milanese e lo fa a partire dal mito di Piranesi, le cui matrici sono conservate nella calcoteca dello stesso Istituto. Pignatelli ne fa un trampolino di lancio e dalle immagini della Roma settecentesca, segmentate e poi cucite assieme in tavole di enorme formato, appaiono le visioni di ciò che avverrà e di ciò che sta per concludersi. L’antico profilo greco-romano della capitale viene turbato da elementi figurativi che evocano morte, oblio e conflitti imminenti.  Il cielo che sorveglia la capitale, che vede muoversi carrozze rococò e dame dalle gonne vaporose è sconvolto dal minaccioso passaggio di uno stormo di caccia, presagio funesto  del secondo conflitto mondiale. Pignatelli rende omaggio all’Istituto che ospita la sua arte e lo fa non solo trasferendo su pannelli le stampe del Piranesi impiegando la medesima tecnica utilizzata dall’architetto  veneto, ossia l’inchiostro a getto liquido, ma anche agendo, con metodi ormai ritenuti archeologia incisoria, sulle porzioni di dipinto andate perdute.  Un percorso tecnico a ritroso per poi lanciarsi verso un futuro immaginifico, nebuloso, dove tutto sembra dissolversi per poi cristallizzarsi. Una esposizione all’insegna della sovrapposizione spaziale e temporale: libri di preghiere, vecchie scenografie, riviste e cartoline postali sposano la scultura classica ed ellenistica; un sodalizio figurativo di rara potenza, che qui in Italia solo Luca Pignatelli è in grado  di sancire.

 

Luca Pignatelli “Icons Unplugged”: Roma, Palazzo Poli – Via Poli, 54. Dal 1 dicembre 2011 al 11 marzo 2012 tutti i giorni 10.00 – 19.00 chiusura settimanale il lunedì, ingresso gratuito.

Andrea Mazzuca

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