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I tesori del Museo diocesano di Napoli

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07/05/2012

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I tesori del Museo diocesano di Napoli

Nel pieno centro storico di Napoli, vicino alla  Curia napoletana e al Duomo,  sorge il museo diocesano inaugurato il 23 ottobre del 2007 ed ospitato nella bellissima chiesa seicentesca di Santa Maria Donnaregina Nuova nell’arcidiocesi di Napoli. Voluta dall’arcivescovo e cardinale Crescenzio Sepe, la chiesa appartiene al patrimonio del “Fondo edifici di culto” del Ministero dell’interno. Il museo è gestito dall’arcidiocesi, con la sorveglianza della Soprintendenza al polo museale di Napoli. La struttura il 6 dicembre 2011 è stata riconosciuta dall’Unesco come Monumento Messaggero di Pace.

Le opere d’arte si trovano nel coro delle monache, che si affaccia sul presbiterio, nel coro delle converse, sulla controfacciata, e negli ambienti a destra e a sinistra sopra le cappelle laterali. Led opere sono ispirate ai temi della Passione di Cristo e dei sacramenti, al martirio, alla vita consacrata (monachesimo, ordini mendicanti, chierici regolari) e alle opere di misericordia. Altre sale ospitano preziosi e reliquie, le statue lignee e un piccolo lapidario. La maggior parte delle opere nel museo diocesano sono state realizzate da grandi artisti come Luca Giordano, Francesco Solimena, Massimo Stanzione, Aniello Falcone, e Andrea Vaccaro. Qui si incontrano le tre arti che fondendosi generano un’atmosfera ideale in cui lo spettatore può vivere esperienze speciali. Ambienti caldi e accoglienti, la professionalità degli operatori consentono la realizzazione di eventi straordinari capaci di soddisfare ogni possibile esigenza con soluzioni personalizzate facendo in modo che gli eventi organizzati dal personale del museo napoletano siano attesi e ricercati da tutti.

Il museo si articola in due piani: il piano terra dove si ammirano la chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova e le opere d’arte lì custodite: gli affreschi di Francesco de Benedictis, il crocifisso ligneo di ignoto scultore del XIV sec., l’olio su tela di Fabrizio Santafede “Madonna in trono e Santi; e il primo piano organizzato in sale espositive. All’interno delle sale èpossibile ammirare il “Compianto sul Cristo Morto” del pittore Andrea Vaccaro, il polittico di ignoto pittore napoletano del XV sec. “San Benedetto e sue storie”, reliquari quali il busto di San Massimo e Santa Candida in argento di Giovan Domenico Vinaccia e molte altre testimonianze artistiche.

 Marco Stiletti- LumsaNews

 

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