I segreti dei Musei Capitolini a portata di smartphone
Basta uno smartphone per svelare ai più curiosi notizie sulle opera d’arte conservate presso i Musei capitolini, i primi in Italia ad adottare la tecnologia NFC.
Quando luoghi del passato, deputati alla tutela e alla promozione della storia dell’arte, custodi della tradizione del genere umano, rivolgono il proprio sguardo al futuro, il presente non può che riservare sorprese destinate a loro volta a fare storia. A Roma, una rivoluzione tecnologica, da poco adottata dai Musei Capitolini, permette per la prima volta in Italia di usufruire di una guida instancabile, capace di sorprendere il visitatore più esigente, in grado di stupirlo con descrizioni esaurienti riguardanti non solo l’opera d’arte, ma i restauri subiti dalla medesima, il contesto storico d’appartenenza o aneddoti concernenti la vita dell’autore. Il Museo civico comunale della capitale, in collaborazione con Samsung Electronics Italia, propone una fusione tra pittura scultura e tecnologia NFC, la stessa prevista dai dispositivi smartphone.
Presso le sale di Palazzo Nuovo, della Pinacoteca e di Palazzo dei Conservatori basterà avvicinare il proprio cellulare ad un’etichetta inserita a fianco o immediatamente sotto l’opera che di volta in volta si vuole conoscere, per avere sullo schermo del proprio telefono, dopo qualche secondo, informazioni sulla collocazione e sul suo aspetto originario, sulle integrazioni subite nel corso dei secoli o notizie relative alla scuola e allo stile dell’artista.
Per ora, le moderne didascalie appariranno sul display in lingua italiana ed inglese: niente paura per chi non è ancora in possesso di un cellulare smartphone; prima di attraversare i tre diversi ambienti museali, vicino alla biglietteria, si potrà noleggiare gratuitamente un cellulare Samsung Star. Una iniziativa in continua espansione, che con il tempo coinvolgerà tutte le opere esposte presso il più antico museo pubblico del mondo. Ancora una volta, una proposta esclusiva, che conferma la cura che i Musei Capitolini rivolgono costantemente al continuo declinarsi della tecnologia applicata alla comunicazione. (Andrea Mazzuca)
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