FullArt’è: le eccellenze italiane viaggiano sul web
C’è un sito interamente dedicato alle tradizioni e alla maestria degli artigiani italiani e all’eccellenza dei loro prodotti. Si chiama FullArt’è. L’idea è quella di raccogliere e diffondere, in uno spazio virtuale, l’artigianato e le tradizioni per cui l’Italia è famosa in tutto il mondo; le tecniche di produzione gastronomica locale e le decorazioni artistiche sono da sempre tra le caratteristiche vincenti del Bel Paese.
Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Sardegna, Sicilia, Friuli, Abruzzo, Molise sono tra le regioni gelosamente custodi del patrimonio culturale del Made in Italy tanto richiesto all’estero, ma che talvolta, anche gli stessi italiani non sempre riconoscono.
Così, navigando nel sito, si incontrano i tappeti e gli arazzi di Mogoro e Santulussurgiu, i cestini di Castelsardo (Sardegna), il marmo di Massa-Carrara (Toscana), le calzature di velluto chiamate staffez a San Daniele (Friuli Venezia Giulia), la tecnica dell’intarsio a Sorrento (Campania), i confetti di Sulmona (Abruzzo), il torrone di Cremona (Lombardia), la porchetta di Ariccia (Lazio), l’artigianato tessile di Città di Castello (Umbria), le ceramiche di Caltagirone (Sicilia), la canapa di Champorcher (Valle d’Aosta), i liutai di Bisignano (Calabria), gli amaretti di Sassello (Liguria), il vetro di Murano (Veneto), le terrecotte di Matera (Basilicata), le ceramiche di Faenza (Emilia-Romagna), l’olio extravergine dell’Alto Garda (Trentino Alto Adige), il tartufo bianco d’Alba (Piemonte) e l’arte orafa di Jesi (Marche).
Realizzato in cinque lingue (italiano, francese, inglese, tedesco e spagnolo) il sito internet vanta non solo di un ricco archivio sulle tradizioni locali e sull’artigianato realizzato con materiali che vanno dal legno al vetro e dalla ceramica ai tessuti (ogni voce che viene pubblicata è corredata da una fotografia e documentata dettagliatamente), ma è anche un importante motore di ricerca per fiere, mostre, convegni, eventi e mostre selezionate in base all’area geografica.
Fabio Pariante
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