Cartier – Bresson: a Roma gli scatti del padre del fotogiornalismo
Scatti che raccontano vite intere, attimi perfetti catturati dall’occhio e dalla mano del padre del fotogiornalismo; a Roma, fino al 6 maggio, si celebra l’arte di Cartier – Bresson.
Scatti che raccontano vite intere, attimi perfetti catturati dall’occhio e dalla mano del padre del fotogiornalismo; a Roma, fino al 6 maggio, si celebra l’arte di Cartier – Bresson. “Per me una sola cosa conta: l’istante e l’eternità, l’eternità che, come la linea dell’orizzonte, non smette di arretrare”: è una frase di di Hanri Cartier-Bresson, una riflessione scelta come manifesto per una mostra di scena a Palazzo Incontro, fino al 6 maggio, che ne celebra l’arte e la vita, che accoglie i quarantaquattro scatti più rappresentativi di chi lungo tutta un’esistenza ha saputo arrestare su pellicola attimi lunghi tutta una vita, storie di uomini e di civiltà imprigionati in un clic. “Henri Cartier-Bresson: immagini e parole” è il titolo del percorso espositivo promosso dalla Provincia di Roma, nell’ambito del Progetto “ABC Arte Bellezza Cultura”, che, nel cuore della capitale, al civico ventidue di Via dei Prefetti, propone una selezione di capolavori realizzati dal padre del fotogiornalismo, dal co-fondatore, assieme a Robert Capa della celebre agenzia Magnum Photos. L’allestimento non poteva non svincolarsi da tematiche particolari: luoghi, conflitti, uomini e nazioni; nel caso di Cartier-Bresson non esistono storie entro le quali leggere uno scatto o dirigere lo sguardo del pubblico verso un particolare ciclo di opere. L’occhio e la mano del Maestro francese sembrano essere stati guidati da un misterioso regista in grado di allestire per il suo protetto realtà perfette, sintesi inarrivabili dove il dissolversi del passato nell’immediato futuro libera dal tempo e dallo spazio i soggetti prescelti . Monadi a cui Cartier Bresson ha dedicato tutta una vita e che nella mostra ricevono il pensiero di amici e di estimatori; accanto ad ogni scatto una riflessione a commento o semplici parole che lo ricordano e che rendono omaggio alla sua continua ed estenuante ricerca di attimi totali. Sciascia, Kundera, Giacomelli, Alechinsky: tanti hanno amato il suo gesto, come Cioran, che dell’arte di Cartier-Bresson scrive << Meravigliosa anomalia, vero incanto al contrario: aver consacrato la propria vita a penetrare il segreto degli esseri e delle cose adorando la loro apparenza inquietante, questa loro tara che non ha uguali>>.
“Henri Cartier-Bresson: immagini e parole” Palazzo Incontro – Via dei Prefetti 22. Orario d’apertura 10-19 (chiuso il lunedì)
Andrea Mazzuca
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