Settembre nero per le sale storiche romane: dopo il Cinema America è la volta del Teatro Eliseo
Settembre nero per le sale storiche romane, anche il Teatro Eliseo verso la chiusura. Dopo il Cinema America, sgomberato inaspettatamente meno di tre settimane fa, domani forse sarà la volta del Teatro di via Nazionale. Forse ma molto probabilmente. Infatti la proprietà, la Eliseo Immobiliare s.r.l., dopo vari rinvii e minacce sembra proprio intenzionata ad andare fino in fondo con lo sfratto e il 30 settembre è proprio la data indicata da tempo. Nonostante l’assemblea permanente degli oltre 250 lavoratori impiegati nella struttura e del direttore Massimo Monaci che per mesi hanno tentato di dare visibilità a una vicenda che rischiava di passare in sordina come molte delle nefandezze commesse a danno del patrimonio architettonico e artistico italiano. “Non molliamo” avevano gridato con forza durante l’estate e lo ripetono alla vigilia di quello che sembra essere il capitolo conclusivo di questa vicenda. Una tragedia, senza giochi di parole, per un teatro che ha ospitato la storica Compagnia dei Giovani, Eduardo De Filippo e tanti grandi del palcoscenico. Eppure, anche qui, come al cinema Metropolitan e all’America, il Ministro Franceshini aveva parlato di vincoli d’uso e di continuità con il progetto artistico ma anche qui, sembra ormai una certezza, le sue sono rimaste parole vuote. Forse questo Ministro non gode di rispetto nella Capitale o le sue parole non sono per niente tenute in considerazione dall’amministrazione locale e dagli investitori che già si fregano le mani pensando agli affari d’oro che potranno fare. Non era stato proprio Franceschini a rivendicare più volte tra le vittorie del suo governo la norma che prevedesse la salvaguardia delle sale cinematografiche storiche delle città italiane? Il Cinema America l’ha smentito e ora il Teatro Eliseo lo sta affossando. Se non lui, chi ha l’autorità necessaria per fermare il mercato in corso alle spalle della cultura italiana?
Intanto domani è il 30 di settembre, per ora in via Nazionale 183 si preparano al peggio; speriamo che, per una volta, si sbaglino.
Sabato Angieri
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