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Scuola: con la riforma arriva la promozione del made in Italy

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17/05/2017

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Scuola: con la riforma arriva la promozione del made in Italy

 

La promozione del made in Italy, della cultura umanistica e dell sapere artistico del nostro Paese sarà materia di studio per gli studenti italiani. Martedì 16 maggio sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale, gli otto decreti attuativi della Buona Scuola, la riforma del sistema scolastico ideata dal Governo Renzi. Tra questi prende corpo anche il Piano delle Arti, un programma di interventi con validità triennale che il Miur metterà in campo di concerto con il Mibact e che conterrà una serie di misure per agevolare lo sviluppo dei temi della creatività nelle scuole. “La cultura umanistica e il sapere artistico sono garantiti alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti al fine di riconoscere la centralita’ dell’uomo, affermandone la dignita’, le esigenze, i diritti e i valori”, recita l’articolo 1 del decreto legislativo, aggiungendo che “è compito del sistema nazionale d’istruzione e formazione promuovere lo studio, la conoscenza storico-critica e la pratica delle arti, quali requisiti fondamentali del curricolo, nonche’, in riferimento alle competenze sociali e civiche, sviluppare le capacita’ analitiche, critiche e metodologiche relative alla conoscenza del patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni”. Il Piano viene finanziato con 2 milioni all’anno a partire dal 2017 e per la prima volta il 5% dei posti di potenziamento dell’offerta formativa sarà dedicato allo sviluppo dei temi della creatività.

Le istituzioni scolastiche dovranno quindi sostenere lo sviluppo della creatività delle alunne e degli alunni, “tramite un’ampia varietà di forme artistiche, tra cui la musica, la danza, le arti dello spettacolo, le arti visive, l’artigianato artistico, il design e le produzioni creative italiane di qualita’, sia nelle forme tradizionali che in quelle innovative”.  Inoltre anche l’alternanza Scuola-Lavoro, attività obbligatoria per le superiori,  potrà essere svolta presso soggetti pubblici e privati che si occupano della conservazione e produzione artistica.

Camilla Cipolla

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