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San Gimignano1300: le città in miniatura dei fratelli Rubino

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06/11/2012

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San Gimignano1300: le città in miniatura dei fratelli Rubino

La San Gimignano dei fratelli RubinoSan Gimignano è nota in tutto il mondo per essere un gioiello di cittadina medievale in provincia di Siena con tanti tesori come la Pinacoteca,  la basilica di Santa Maria Assunta, la cappella di Santa Fina e il museo Archeologico, ma soprattutto le 16 torri (nel Trecento erano 72) tra cui Torre Campatelli, Torre del Diavolo e Torre Grossa.  Non per nulla San Gimignano è conosciuta  anche come la Manhattan del Medioevo per il suo  inconfondibile skyline.

Un patrimonio storico-architettonico che dal 2010 si è arricchito di un Centro per le arti per la promozione delle attività artigianali locali attraverso iniziative culturali e didattiche che attirano ogni anno migliaia di turisti.  Parliamo di SanGimignano1300, un progetto che nasce dall’idea di due fratelli di Capri, Raffaello e Michelangelo Rubino (figli di Sergio, un rinomato artigiano ceramista dell’isola) che partiti per gli Stati Uniti nel 1991 per diventare arredatori specializzati in ceramiche artistiche, sono tornati in Italia, stabilendosi a San Gimignano e iniziando un percorso di ricostruzione in miniatura, in ceramica decorata, delle antiche città italiane.

Ora sono famosi per il loro Centro per le Arti e per riprodurre città in miniatura, lavorando prima dal punto di vista storico per scoprire come erano all’epoca. Attualmente hanno una committenza per realizzare Gerusalemme per un museo a… Gerusalemme. Insomma un lavoro tra ricerche storiche e realizzazione che li impegnerà per una quindicina d’anni.

Il Centro per le arti si trova nel cuore della città e si estende per circa 400 metri quadrati negli antichi palazzi Gamucci (poi convento delle suore di Santa Caterina) e Ficarelli, dove in dieci gallerie espositive, i Rubino presentano al pubblico un plastico di San Gimignano in epoca medievale realizzato con 800 riproduzioni in ceramica; un esempio di architettura in miniatura in scala 1:100 per 27 metri quadrati e che ha richiesto 20mila ore di lavoro.

Il percorso nelle gallerie ripropone agli occhi del visitatore luoghi e tradizioni con proiezioni  di documentari su usi e costumi della Toscana e con un allestimento scenografico in miniatura di momenti di vita della città con personaggi, case, palazzi e torri in diversi stili architettonici. Inoltre, grazie all’iniziativa “Artisti al lavoro”, i visitatori possono partecipare allo svolgimento delle diverse fasi di realizzazione delle opere presentate dai collaboratori del Centro, approfondendo così, l’aspetto storico-scientifico del Medioevo toscano.

Il Centro per le arti è una realtà in continuo movimento e attraverso il progetto “iSculptures” (Italian sculptures), promuove il sapere e l’evoluzione delle tecniche artigianali del passato che rappresentano ancora oggi un valore assoluto del nostro Paese, infatti, nel 2011 è stato assegnato al Centro il patrocinio della Commissione nazionale dell’Unesco per il valore formativo delle proposte didattiche “Storia, arte e tradizione”.

Fabio Pariante

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