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Sacco a pelo al Massimo di Palermo per “Una notte a teatro”

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24/06/2017

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Sacco a pelo al Massimo di Palermo per “Una notte a teatro”

Sacco a pelo sottobraccio e pigiama nello zainetto, 120 bambini varcano l’ingresso del Massimo di Palermo per una serata a teatro unica nel suo genere. Torcia, stuoino, borraccia e spazzolino da denti, i ragazzi, tutti tra gli 8 e i 12 anni, saranno ospitati stanotte nelle preziose sale dell’imponente edificio dedicato alla lirica palermitano, dove campeggeranno fino alla mattinata, intrattenuti con attività, giochi, proiezioni e cacce al tesoro. È “Una notte a teatro”, iniziativa proposta per il secondo anno dal Massimo, grazie alla collaborazione con il gruppo scout Palermo 11 A.G.E.S.C.I. che curerà l’accoglienza e l’assistenza dei bambini organizzando un vero e proprio campeggio.

Accolti da una fanfara di maestri d’orchestra, i piccoli entrano alla spicciolata a Teatro, emozionati e incuriositi. Con loro anche un gruppo di 10 bimbi profughi, tecnicamente “minori non accompagnati”, arrivati da soli in Sicilia su uno dei tanti barconi che approdano all’isola ogni giorno. Insieme agli altri saranno guidati alla scoperta della storia e dei luoghi dell’opera, raccontati attraverso la musica e le parole dagli artisti del teatro.

Non è la prima volta che un’istituzione culturale lascia le porte aperte ai bambini per una “esclusiva notte bianca”. Tra contestazioni e perplessità, già con “Notte al museo” del Palazzo Ducale di Venezia era stata offerta un’inconsueta esperienza di fruizione culturale ad un gruppo di giovanissimi, con l’intento di avvicinare i ragazzi all’istituzione museale. “Una notte a teatro” è, però, la prima volta del  teatro italiano; un’esperienza innovativa “Che si deve alla sensibilità e alla attenzione della dirigenza del teatro – dice Leoluca Orlando, sindaco e presidente della fondazione del Massimo – così come alla grande sensibilità degli scout, presenza sempre attenta alla crescita culturale sociale dei propri piccoli esploratori”.
“Un modo per innescare l’amore per il teatro sin da piccoli” commenta il sovrintendente Francesco Giambrone, che aggiunge: “credo che qualsiasi bambino che abbia dormito al Massimo per una notte lo considererò per tutta la vita casa propria”.

Camilla Cipolla

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