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Rimini tra le migliori mete turistiche scelte dal Nyt per il 2018

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19/01/2018

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Rimini tra le migliori mete turistiche scelte dal Nyt per il 2018
Gentiloni in visita al cinema Fulgor

Gentiloni in visita al cinema Fulgor

Inserita nella classifica del New York Times insieme all’Emilia-Romagna, alla Basilicata e al Sud Tirolo –

Gli americani aspettano ogni anno la classifica “52 place to go” del New York Times prima di decidere dove andare in vacanza, quali mete turistiche privilegiare. E quest’anno tra i consigli del Nyt c’è Rimini, insieme all’Emilia-Romagna, alla Basilicata e al Sud Tirolo-Alto Adige.

A Rimini, letta la notizia, già stanno preparandosi a accogliere tutti quegli americani che obbediranno al New York Times. Ghiotta occasione per visitare una città che non è solo chilometri di spiaggia e di ombrelloni, è una meta ricca di arte, di storia, di occasioni di divertirsi in una città tutta da scoprire.

Fra capitali, grandi e piccole città, parchi, siti archeologici e deserti, al 40esimo posto fra le migliori mete per viaggiare nei prossimi 12 mesi si colloca anche Rimini. Nell’annuale classifica del NYT, il nostro Paese vince tra quelli stranieri con tre raccomandazioni contro l’unica fatta nell’edizione del 2017: l’Emilia Romagna e Rimini, rappresentano l’Italia insieme alla Basilicata (al 3° posto), e al Südtirol, al 50esimo posto.

Cibo e cinema sono le due eccellenze che hanno convinto il quotidiano newyorkese a inserire Rimini e Romagna nel prezioso elenco.

Per Rimini è importante la riapertura del cinema Fulgor il prossimo 20 gennaio, in occasione del compleanno di Federico Fellini: “là – scrive il Nyt – il regista guardava i suoi primi film, la sala cinematografica è stata ideata dallo scenografo premio Oscar Dante Ferretti, primo tassello del Museo Fellini”. Si parla anche di FICO Eataly World, il parco agroalimentare italiano alle porte di Bologna: è “un omaggio alla cucina italiana”, spiega il N.Y.Times.

Non è la prima volta che Rimini entra nella classifica: nel 2007 la città si trovava al 28° posto, preceduta in Italia solo dalla Toscana, al 19° posto. Ed è interessante ricordare che nella descrizione del Nyt della città nel 2007 appariva ancora una volta il legame di Rimini con il regista Federico Fellini, insieme alle sue vestigia di epoca romana, la novità di quell’anno legata all’apertura dell’hotel Duomo firmato da Ron Arad e la vivacità della vita notturna.

“La presenza di Rimini – commenta il sindaco Andrea Gnassi – in questa classifica internazionale è un motivo di orgoglio e segno di una rinata attenzione verso la Rimini di oggi, per quel che rappresenta in una buona parte del mondo.

“Un riconoscimento prestigioso che arriva proprio a conclusione di un anno turistico particolarmente fortunato per numeri e trend e che apre un altro anno cruciale per la città: quello in cui verrà completata la riqualificazione e verranno restituiti ai riminesi e ai cittadini temporanei i cantieri culturali avviati negli ultimi anni.

“Dopo la nuova piazza sull’acqua nell’invaso del Ponte di Tiberio e piazza Malatesta tornata alla sua prospettiva rinascimentale, sarà la volta dell’inaugurazione del Cinema Fulgor citato proprio dal NYT e del Teatro Galli i cui lavori di ricostruzione proseguono a pieno ritmo.

“Aggiungo – continua il sindaco – una riflessione: il fatto di potere contare su Fellini e il Fulgor come chiavi per acquisire una visibilità internazionale che nessuna campagna pubblicitaria potrebbe mai pagare consolida proprio il ragionamento fatto sul recupero e la riqualificazione dei contenitori culturali in corso: sono questi i luoghi e le esperienze capaci di attirare il visitatore da tutto il mondo. E’ la qualità e il brand.

“Entrare nella classifica del New York Times – conclude il sindaco – è l’ennesima, eccezionale testimonianza che la strada intrapresa è quella giusta”.

Dunque, logica conclusione, turisti americani tutti (speriamo) in visita a Rimini. E l’occasione è buona anche per gli italiani, che potranno scoprire l’altro volto d’una città ricca di arte e di cultura, altro che soltanto i chilometri di ombrelloni, del resto giustamente sempre occupati da villeggianti amanti d’un mare splendido e pulito.

Bruno Cossar

 

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