Pittori nelle terre di Lucchesia, magia di paesaggi unici
Trasmettere ai visitatori la magia di una terra che fece innamorare artisti italiani ed europei. È questo il tema al centro della mostra “Dipingere l’incantesimo. Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio ‘900”, che resterà aperta fino al 17 gennaio sui tre piani del Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca. A ingresso gratuito, la mostra è curata da Umberto Sereni e si propone di proseguire idealmente il percorso avviato con le esposizioni “Fra il Tirreno e le Apuane” di Lucca e “The Enchanted Land” a Glasgow. Ad accomunarle, infatti, è il progetto “Toscana ‘900”, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con l’Ente cassa di risparmio di Firenze per promuovere le eccellenze del territorio. La mostra, attraverso settanta opere di artisti primo novecenteschi e contemporanei, mette in scena le spiagge della Versilia, le rocce scoscese delle Alpi Apuane, le vedute della Garfagnana o i paesaggi della Lucchesia. Lo scopo è quello di raccontare i diversi aspetti culturali maturati in quell’area all’inizio del Novecento, quando la perdita di naturalità della vita, dovuta alla nascita della società moderna, indusse numerosi artisti a ricercare i simboli di un retaggio umano non ancora corrotto dal lavoro industriale. Ecco allora che pittori come Nomellini, Levy, Carrara, Viani e tanti altri, influenzati anche dalle composizioni musicali di Puccini e quelle letterarie di Pascoli e D’Annunzio, iniziarono a rappresentare quei luoghi come Eden sulla terra ancora incontaminati. Accompagnata da una speciale colonna sonora realizzata dall’Associazione Cluster e da un calendario di eventi collaterali, la kermesse ospiterà anche due opere di un giovanissimo Carlo Carrà, realizzate durante un periodo a Coreglia, proprio nella casa del Pascoli. A completare il tutto, una serie di artisti contemporanei come Marzia Martelli, Alessandro Toganelli, Antonio Vignocchi e Marco Pasega, che con le loro opere hanno proseguito l’indagine e la valorizzazione di questo terrritorio ancora oggi apprezzato per la sua straordinaria bellezza. Lorenzo Fusco
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