Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma testimonial delle Riserve della Biosfera
Cala il sipario sulla tre giorni al Castello di Torrechiara (Langhirano – PR) dedicata alle Riserve di Biosfera , le 669 aree, marine o terrestri, sparse nei 5 continenti, cui l’Unesco attribuisce il bollino di qualità “MaB” (man and the biosphere). Un riconoscimento ONU che significa impegno a sostenere uno sviluppo economico ecosostenibile, a tutela della biodiversità e nel pieno coinvolgimento delle realtà rurali locali.
Le politiche e le strategie di promozione economica, il confronto tra le esperienze vissute e i risultati raggiunti animano il dibattito della quarantina di delegazioni intervenute al secondo workshop internazionale MaB, intitolato “Biosphere reserves branding through high quality products and gastronomy”. A fare gli onori di casa è una delle neo-elette aree MaB: solo nel giugno 2015 l’Appennino Tosco-Emiliano arricchisce la lista italiana dei territori insigniti dall’UNESCO, che annovera ora ben 14 Riserve.
Scelta di location non casuale. Se delle 120 nazioni papabili ospiti del convegno la preferenza ricade su Langhirano non è per il fascino del Castello di Torrechiara. O – almeno- non soltanto. Questa è la patria del prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano Doc, oltre che la culla di diversi pregiati vini, eccellenze italiane frutto di una filiera produttiva interamente compatibile con la biosfera. Difficile trovare migliori testimonial del felice connubio tra sviluppo sostenibile, difesa delle tradizioni locali e tutela ambientale.
A Langhirano cala il sipario, ma gli occhi dei sindaci delle comunità interessate restano puntati sulle politiche di valorizzazione che il riconoscimento Unesco propone, attiva, favorisce. Primi fra tutti, i 230 mila euro che il presidente della Regione Emilia Romagna annuncia durante l’intervento al convegno “Siamo di fronte a realtà che possono essere volano di uno sviluppo di qualità e pienamente sostenibile – dice Stefano Bonaccini – A un anno dal riconoscimento Unesco, confermiamo con questo finanziamento di 230 mila euro l’impegno concreto della Regione per territori dotati non solo di una straordinaria ricchezza ambientale e paesaggistica, ma anche di importanti tradizioni enogastronomiche.” Un impegno, quello del presidente Bonaccini, a sostegno dell’importante lavoro avviato dai 34 comuni delle zone montane e collinari delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Massa e Lucca ricompresi nella Riserva dell’Appennino Tosco-Emiliano, tra cui il comune di Langhirano che con il Castello di Torrechiara rappresenta simbolicamente una delle porte di accesso all’area MaB Unesco.
Camilla Cipolla
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