#MuseumWeek: se la cultura è un hashtag

La cultura siamo noi, oggi più che mai. Perché su twitter è stata inaugurata la prima edizione del #MuseumWeek, un’iniziativa a durata settimanale che darà ai musei la possibilità di raggiungere una grande fetta di internauti. Dal 24 al 30 marzo i musei più importanti di Europa potranno parlare di sé tramite l’elemento 2.0 più in voga del momento: l’hashtag. Con questo potranno far conoscere lo stato delle strutture, la loro storia e le passate iniziative, non solo per invogliare le visite, ma anche per ricevere consigli e suggerimenti.

Tra i partecipanti italiani figurano il Sistema Museale di Roma Capitale (@MuseiInComune), il Museo del Novecento (@museodel900), il Museo delle Scienze di Trento (@MUSE_Trento) e Palazzo Madama di Torino (@palazzomadamato). Ma anche Palazzo Tagliaferro, ad Andora, e lo stesso Ministero dei Beni Culturali (@Mi_Bact). Per scoprire cosa succede a porte chiuse (#DayInTheLife), il Sindaco Marino ha pubblicato una foto sulla depolveratura del lunedì –il giorno di chiusura- ai Musei di Traiano. Ma molte sono state anche le testimonianze di curatori, addetti stampa ed operatori di sala. 1,4 milioni di volti dietro le quinte che ogni giorno mettono in moto una macchina da 75 miliardi all’anno, circa il 5,4% del nostro PIL (rapporto Unioncamere 2013).

Sabato 29 marzo sarà la volta del #MuseumSelfies, ‘’l’autoscatto con capolavoro’’ non solo museale, ma anche di statue e monumenti all’aperto, magari ignorati o poco noti. Lo scopo sta proprio in questo: arrivare dove non si è mai stati tramite internet. Non esclusivamente nei musei più importanti d’Europa (@MuseeLouvre ; @LeedsMuseums ; @MuseuDalì etc), ma anche e soprattutto nei luoghi che secondo noi rappresentano valore e bellezza. Che tramite internet possono essere etichettati al mondo come meraviglie eccellenti, mentre le politiche se ne dimenticano.

Giulia Coia