Metafisica ed avanguardie, tornano a Ferrara i capolavori di De Chirico
Cento anni. Tanto è il tempo passato da quando il grande maestro Giorgio De Chirico, visse a Ferrara e dipinse, nell’arco del triennio 1915-1918, alcuni dei quadri cardine della pittura metafisica come “I progetti della ragazza”, “Il grande metafisico” o “Le muse inquietanti”. Per celebrare questa ricorrenza, la Fondazione Ferrara Arte e la Staatgalerie di Stoccarda, in collaborazione con l’Archivio dell’arte metafisica, hanno allestito la mostra “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie”. Al via il 14 novembre con la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’esposizione si terrà presso gli spazi espositivi di Palazzo Diamanti fino al 28 febbraio.
Curato da Paolo Baldacci e Gerd Ross, il percorso espositivo comprende oltre alcune delle più importanti opere di De Chirico provenienti dai principali musei e collezioni di tutto il mondo. Scandita in sezioni cronologico-tematiche, la rassegna è inoltre arricchita da una selezione di dipinti, ready made, acquarelli, disegni, collage e fotografie degli artisti, che si ispirarono al pittore italiano. Ai lavori di De Chirico, infatti, saranno accostate le composizioni di Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Filippo de Pisis. E quelle di grandi artisti delle avanguardie europee come Hausmann, Grosz, Magritte, Dalì ed Ernst. Il catalogo della mostra, poi, prevederà citazioni tratte dai saggi dei maggiori specialisti di quel periodo storico, per offrire allo spettatore uno sguardo completo su questa avanguardistica stagione dell’arte nazionale ed internazionale.
«Questa mostra – ha spiegato il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani – sottolinea l’influenza che la scrittura di De Chirico, conosciuta da Carrà e Morandi, ha avuto su una parte consistente della cultura del Novecento. Abbiamo voluto allestire la mostra con un duplice significato: nel 2015 ricordiamo il centenario dell’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale, ma per Ferrara è il riconoscimento del ruolo che la città ha avuto nella pittura metafisica».
Lorenzo Fusco
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