Poesia – Il BACIO DI KLIMT di Guido Lo Giudice
La stanza aveva pareti ampie
Da poco imbiancate
E le cornici con i loro ospiti
Ci osservavano
Mentre noi,
Con occhio distratto,
Esaminavamo fantastici
Contenuti colorati.
Poi ti ho vista camminare
Volgere il capo
E improvvisamente fermarti
Avevi trovato la giusta angolazione.
Lo sguardo immobile
Su quel bacio barocco,
Acceso da tessere d’oro,
Denso di celati significati
Racchiusi in occhi serrati
E carezzevoli mani.
Velo di tristezza e felicità
Traspariva dalla strana tela,
Creazione d’Artista.
E i tuoi occhi,
Improvvisamente umidi,
Hanno lasciato scivola via
Emozioni dentro piccole lacrime.
E io, ho finto di non scorgerti,
Ma nella mia falsa noncuranza
Ero fiero d’esser tuo
E di poter sfiorare le labbra
Di una splendida creatura
Così sensibile e dolce
Cui mai sono riuscito a dimostrare
I miei sentimenti.
Lascia un commento