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L’incanto dell’affresco, mostra al MAR di Ravenna

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23/02/2014

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L’incanto dell’affresco, mostra al MAR di Ravenna

Fanciulla con vassoio di frutta in testa - BottiFino al 15 giugno 2014 è in mostra al MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna L’incanto dell’affresco. Capolavori strappati, da Pompei a Giotto da Correggio a Tiepolo.

L’esposizione è curata da Claudio Spadoni e Luca Ciancabilla con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e Provincia di Ravenna, ed è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Gli enti organizzatori sono il Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, MAR Ravenna, Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici di Bologna, con la collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Due teste maschili - FranciaLa mostra si divide in sei sezioni ordinate secondo un indirizzo storico-cronologico e raccoglie un’accurata selezione di 110 opere.

Dai primi masselli cinque-seicenteschi ai trasporti settecenteschi, compresi quelli provenienti da Pompei ed Ercolano, agli strappi ottocenteschi, fino alle sinopie staccate negli anni Settanta del Novecento.

Risalgono ai tempi di Vitruvio e di Plinio le prime operazioni di distacco, secondo una tecnica che prevedeva la rimozione delle opere insieme a tutto l’intonaco e al muro che le ospitava.

Il cosiddetto “massello” che favorì il trasporto a Roma di dipinti provenienti da terre conquistate, altrimenti inamovibili, dopo secoli di oblio trovò nuova fortuna con l’avvento del Rinascimento.

Questo metodo a partire dal secondo quarto del secolo dei Lumi venne affiancato e a poco a poco sostituito dalla più innovativa e pratica tecnica dello strappo, prassi che tramite uno speciale collante permetteva di strappare gli affreschi e quindi portarli su una tela.

Una vera rivoluzione nel campo del restauro, della conservazione ma anche del collezionismo del patrimonio murale italiano.

Da quel momento in poi e fino a tutto il XIX secolo un numero cospicuo di capolavori della pittura italiana furono strappati, staccati dalle volte delle chiese, delle cappelle, dalle pareti dei palazzi pubblici e privati che le accoglievano da secoli, per essere trasportati in luoghi più sicuri.

La mostra raccoglie opere dal valore inestimabile, portatrici di bellezza e suggestione dei secoli passati.

Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 18; sabato e domenica dalle 9 alle 19.  Dal primo aprile il venerdì dalle 9 alle 21.  Chiuso il lunedì.

Laura Rubboli

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