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L’emiro del Qatar compra il marchio Valentino: business e fascino

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12/07/2012

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L’emiro del Qatar compra il marchio Valentino: business e fascino

Il gruppo Valentino finisce in Qatar. “Non è  – scrive Marta Casadei nel suo seguitissimo blog di moda Marchionne veste Prada –  una di quelle notizie “strappalacrime” (per modo di dire, s’intende) che riguardano una griffe italiana passata a miglior vita (economica) a seguito dell’ acquisizione da parte di uno dei colossi del lusso internazionale, perché Valentino, dopo varie vicissitudini, è passato nelle mani del fondo di private equity Permira (targato UK) già nel 2007. Ma è senza dubbio una notizia”. E la notizia, arriva  (o meglio diventa ufficiale) all’indomani della presentazione della nuova indagine Censis- Fondazione Marilena Ferrari  sul valore economico della bellezza di cui abbiamo dato ampiamente conto ieri.

Mayhoola for Investments Spc, societa’ partecipata da un ”primario investitore” del paese – spiega un comunicato -, ha acquisito l’intera partecipazione della societa’ dal fondo Permira e i Marzotto. Recenti indiscrezioni avevano indicato i reali del Qatar dietro l’interesse per l’operazione. L’acquisizione riguarda nel dettaglio l’intera partecipazione di Valentino Fashion Group detenuta dal Fondo Permira e dalla famiglia Marzotto (azionista con il 20% circa). Mayhoola acquisisce così il controllo di Valentino spa e della licenza M Missoni. Restano fuori dall’operazione sia la quota di maggioranza di Permira e i Marzotto in Hugo Boss, sia l’altro marchio gestito da Vfg, Mcs – Marlboro Classics, che resterà in carico a Red & Black (la controllata degli investitori italiani). Il prezzo dell’operazione non è stato reso noto, ma le indiscrezioni finanziarie parlano di  700 milioni di euro e confermano che dietro Mayhoola ci sia la famiglia dei reali del Qatar, che conferma un grande interesse per la bellezza italiana in tutte le sue forme: dalla Costa Smeralda alle griffe del lusso.

”Valentino è da sempre un marchio di grande fascino e di indiscusso posizionamento – affermano da Mayhoola -. Siamo rimasti colpiti dal lavoro fatto in questi anni dai direttori creativi Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli e da tutto il management team guidato da Stefano Sassi. La loro capacità’ di coniugare l’estetica e i valori definiti dal fondatore Valentino Garavani con una visione contemporanea e sofisticata ha reso il marchio estremamente attuale e con un grande potenziale di sviluppo. Il nostro obiettivo e’ quello di supportare il management al fine di raggiungere una piena valorizzazione delle prospettive di questo magnifico marchio. Crediamo inoltre che Valentino sia la base di partenza ideale per creare una più ampia presenza nel settore del lusso”. L’emiro del Qatar e la sua bella moglie l’hanno capito per tempo: la “nazionale maggiore della bellezza italiana” – come Giulio De Rita  chiamava ieri in conferenza stampa al Censis  le grandi griffe della moda e del design italiano –  esprime valore  anche quando i padri fondatori lasciano il campo. Il loro segno, le loro idee, la loro sensibilità restano quelli  che i maestri  dell’arte rinascimentale lasciavano nei loro atelier diventati grandi scuole d’arte e bellezza. E il mondo intero sa riconoscerli.

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