Le Notti di Segesta, la Sicilia e la sua storia
Gran finale il 31 agosto delle Notti di Segesta con Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, un grande classico siciliano interpretato da Paolo Briguglia, Silvia Ajelli e Rinaldo Clementi. Una notte infinita che sfumerà nell’alba dedicata alle sirene, da un racconto ancora di Tomasi di Lampedusa ad Omero. Se sonorizzazioni sono di Dario Sulis e Gianni Gebbia. Lo scenario, è appena il caso di sottolinearlo, è di straordinaria bellezza: il magnifico teatro greco affacciato sulla vallata.
Alfio Scuderi, ideatore delle serate segestiane e protagonista della rinascita del teatro di Segesta sottolinea che “Ripartire dopo un anno di stasi, con tutte le difficoltà insite visti i tempi attuali, è stato un atto di coraggio, ma dovuto. Non abbiamo potuto garantire una stagione intera di rappresentazioni, ma le albe e le serate dei week end con il progetto di continuità Le Notti di Segesta. Il filo conduttore è sempre la Sicilia, con i suoi artisti e la sua storia.”
Da sabato 10 agosto il Teatro Greco di Segesta è stato il palcoscenico naturale di un happening in 5 serate. Ha cominciato Philippe Daverio con il suo Save Italy, movimento d’opinione per una conversazione-spettacolo per sostenere la cultura e tutto il patrimonio artistico siciliano. Indimenticabili i Notturni di Chopin interpretati da artisti siciliani.
Tra gli altri appuntamenti indimenticabili di questa breve ma intensa stagione segestiana i Fuochi di Bach, ensemble di fire-dancing nato da un’idea di Stefano Bollani: protagonisti Valentina Cenni, attrice e ballerina con la passione per la giocoleria con il fuoco, ed Enrico Melozzi, violoncellista e compositore di grande fama e talento, ideatore de “I 100 violoncelli” di Giovanni Sollima.
Sono seguiti altri eventi: il 17 agosto una notte dedicata alla lirica con il Barbiere di Siviglia, con il siciliano Simone Alaimo; il 23 agosto una notte dedicata alla musica con la partecipazione di Fabio Concato, Francesco Cafiso, Francesco Buzzurro e Giuseppe Milici; il 24 agosto una notte dedicata al teatro classico con Le Troiane, riadattato da Mitipretese. Insomma un esempio eccellente di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, anche in tempi di crisi economica.
(c.m.)
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