L’arte e il coraggio di Carlo Carrà in mostra ad Alba
Una mostra antologica dedicata ad una delle figure tra le più influenti della scena culturale del secolo scorso: protagonista Carlo Carrà; l’intero percorso del grande maestro piemontese rivive nelle sale della Fondazione Ferrero di Alba, in provincia di Cuneo. Sono trascorsi troppi anni dall’ultima rilevante retrospettiva dedicata a Carrà, ospitata nel 1994 presso gli spazi espositivi della Galleria Nazionale d’Arte Modernadi Roma; molteplici, invece, gli approfondimenti che fino ad oggi in tutta Italia e all’estero hanno illuminato solo alcune delle stagioni della sua lunga e prolifica attività. La Fondazione Ferrero decide così di rendere omaggio al grande pittore con un allestimento, sobrio ed elegante, firmato dall’architetto Danilo Manassero: sfilano i capolavori di Carrà offrendo al pubblico uno sguardo esaustivo e puntuale sulla sua arte, sul suo modo di interpretare i grandi movimenti delle avanguardie italiane, diventando padre di un linguaggio nuovo, altamente narrativo e di grande suggestione. Ancora fino al 27 gennaio si potranno ammirare le prime prove divisioniste compiute dall’artista, i capolavori del Futurismo, della Metafisica, del “Realismo mitico”, i paesaggi realizzati a partire dagli anni Venti fino ad una ricca selezione di nature morte, così da abbracciare ogni fase attraversata dal maestro: da “La stradadi casa”, opera del 1900, a “Natura morta con bottiglia e chicchera” del 1966, conclusa poco prima della sua scomparsa. La produzione di Carrà è scandita da un costante rinnovamento, da una coraggiosa sperimentazione; pur avendo affrontato temi monumentali, l’artista piemontese ha soprattutto prediletto paesaggi di austera semplicità: i visitatori potranno ammirare tele come “Marina a Moneglia” del 1921, “Vele nel porto” realizzata due anni dopo e “Mattino sul mare” del 1928. Settantasei opere per un allestimento denso di capolavori, frutto non solo di prestiti concessi dai maggiori poli museali di tutto il mondo, ma anche da numerose e prestigiose collezioni private.
Andrea Mazzuca
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