L’Arena di Verona festeggia 100 anni di lirica
Esattamente cento anni fa, nell’Agosto del 1913, l’Arena di Verona ospitò la prima rappresentazione di Aida, diretta da Tullio Serafin in una scenografia di Ettore Fagiuoli, con un cast di prestigio e un pubblico internazionale che vide ospiti come Giacomo Puccini, Pietro Mascagni e Franz Kafka. Fu un vero successo. Per celebrare i cento anni di attività lirica, l’Arena di Verona propone una stagione incentrata su Giuseppe Verdi con la direzione artistica “onoraria” affidata al maestro Placido Domingo che presiederà alle celebrazioni. Tra il 4 giugno e l’8 settembre saranno rappresentati sei grandi titoli dell’opera di Verdi: Aida (in due versioni: una di nuova produzione e una di rievocazione del 1913), Nabucco, La Traviata, Il Trovatore, Messa da Requiem e Rigoletto. L’unica parentesi ai festeggiamenti a tema sarà Romeo e Giulietta di Charles Gounod, che sarà proposta in tre date per ricordare la passione e il romanticismo dei due amanti, strettamente legati alla città di Verona.
Per rendere il suo pubblico ancor più partecipe ai festeggiamenti del centenario, l’Arena ha voluto indire delle gare creative a tema: il logo del festival, infatti, è stato scelto tra centinaia di proposte e il vincitore, oltre a vedere pubblicato il proprio lavoro su tutto il materiale di comunicazione dell’evento, si è aggiudicato anche un premio in denaro; è ancora aperta, invece, la gara per creare una Mascotte che rappresenti simbolicamente il Centenario del Festival areniano. All’epoca della sua edificazione (circa nel secolo 1 d.C.) il teatro era luogo di martirio e di lotte fra gladiatori, di caccia e massacro di tori; oggi, oltre ad essere adibito all’ascolto della musica e dell’opera lirica in particolare, si propone come luogo di alto valore artistico e al tempo stesso “popolare”, data la grande affluenza di pubblico (circa 15.000 spettatori ogni rappresentazione). A cento anni dalla prima rappresentazione lirica, l’Arena di Verona si è progressivamente affermata come una delle più notevoli istituzioni musicali, proponendosi come un’organizzazione moderna e produttiva e differenziandosi, oltre che per la vasta produzione artistica, per l’atmosfera magica che caratterizza il teatro, luogo dei colori per eccellenza.
Clara Cosenza
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