Saturday, Nov. 2, 2024

La rocca di Gradara tra incanto e peccato (im)mortale

Written By:

|

25/08/2012

|

Posted In:

La rocca di Gradara tra incanto e peccato (im)mortale

La Rocca di GradaraA pochi chilometri dalla Riviera Romagnola, al confine tra le Marche e la Romagna si erge maestosa la Rocca di Gradara, da “grata aura” (aria buona), perché luogo ameno e piacevole fin dall’antichità. L’incantevole scenario medievale del borgo di Gradara è dominato dal suggestivo Castello a cui si accede grazie ad un ponte levatoio che conduce in un elegante cortile. S’innalza a circa 30 metri dal suolo e, con la sua struttura poderosa, osserva l’intera valle: dalla sua cima è possibile ammirare a nord il mare Adriatico ed ad ovest il monte Carpegna.

Il Castello di Gradara ospitò alcune delle principali famiglie dell’epoca medievale e rinascimentale: Malatesta, Sforza, Borgia e Della Rovere e fu teatro di grandi eventi storici e leggendari.

Il Castello è soprattutto conosciuto perché nelle sue meravigliose stanze si consumò la tragedia amorosa cantata da Dante nella Divina Commedia: quella di Paolo della grande famiglia dei Malatesta e di Francesca della famiglia dei Polenta. Alcune stanze del Castello suggestionano il visitatore ricreando un’atmosfera sinistra, che lo spinge inevitabilmente a fare memoria della vicenda dei due amanti. Dante colloca le loro anime tra i lussuriosi e li costringe a vivere travolti da una violenta bufera poiché sulla terra si lasciarono trasportare dalla furia delle loro passioni. Il loro amore, nato disinteressato e limpido, diventa poi torbido e impuro perché macchiato dall’adulterio, il cui simbolo è il sontuoso letto a baldacchino che si può ammirare in una delle camere da letto. Quando si attraversa quella stanza si ha proprio la sensazione di trovarsi nel luogo in cui è stato commesso un peccato, in cui i sensi hanno ceduto alla ragione e ci si sente rapiti da uno sconvolgente turbamento. Queste forze negative si dissolvono attraversando le numerose sale interne che rievocano lo splendore delle potenti famiglie che l’hanno abitato e governato.

Gli interni si presentano al visitatore molto curati negli arredamenti e nelle decorazioni con preziosi affreschi che riportano episodi mitologici e di epoca classica. La grandezza e lo sfarzo del Castello, così come lo vediamo oggi, la dobbiamo soprattutto alla famiglia Malatesta, che tra il XIII e il XIV secolo fece costruire la fortezza e le imponenti cinta murarie che resero l’intera zona inespugnabile per secoli. Il Castello, oggi di proprietà demaniale, è uno dei gioielli della regione ed è tra i monumenti più visitati delle Marche. Spesso, inoltre, fa da incantevole sfondo ad eventi museali, musicali ed artistici. (Francesca Polacco- LumsaNews)

(Ndr- Moltissime le iniziative culturali ospitate  nella Rocca. Dal 20 al 23 settembre “La Danza nel Quattrocento – Guglielmo Ebreo da Pesaro”– Seminario di studi e laboratori di danza antica, a cura di A.D.A. Programma (PDF) – Iscrizione (PDF). Domenica 23  settembre dal tramonto “…uscimmo a riveder le Stelle” –  sservazione guidata e commentata del cielo. A cura dell’astrofilo Mario Magi.  Sabato 6 e Domenica 7 ottobre “Historicamente. Il Gioco nella Storia, la Storia nel Gioco”, Gradara partecipa al Festival Internazionale della Storia).

Share This Article

Related News

L’Astra Roma ballet celebra Dante
Safari, una mostra dedicata alla Giornata della Terra
Arianna, una passione diventata lavoro

About Author

La Voce della Bellezza

Leave A Reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: