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La Rete del Dono cerca aiuti per l’apertura di “Casa Mariao”

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01/05/2013

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La Rete del Dono cerca aiuti per l’apertura di “Casa Mariao”

La filosofia è un po’ quella del ‘’passaparola’’ che si è modernizzata a colpi di click. La Rete Del Dono ospita nel suo portale organizzazioni No Profit che sperano nella velocità della rete per raccogliere fondi. In particolare, oggi mettiamo in luce la cooperativa sociale ABEM. Nasce nel maggio del 2012 per volontà di poche persone, tutti professionisti nel settore sociale (psicologi ed educatori),  che dopo anni di esperienza in vari contesti lavorativi hanno deciso di intraprendere un percorso di crescita personale e lavorativa creando un utilizzando la loro esperienza per realizzare dei progetti da gestire secondo la loro visione educativa. Il nome della cooperativa sociale ABEM è l’acronimo delle iniziali dei nomi di quelli che hanno voluto lanciarsi in quest’avventura.

Il progetto di ‘’Casa Mariao’’  è il traguardo auspicato dopo tanti piccoli passi: dall’assistenza sanitaria a quella educativa, corsi formativi e specializzati per chi vuole intraprendere questo percorso e organizzazione di eventi-dibattito volti alla sensibilizzazione.

‘’L’idea della casa famiglia nasce dalle nostre esperienze lavorative passate –ha detto Alessandro Mereu, presidente di ABEM- Abbiamo lavorato anni all’interno di strutture, soprattutto comunità per minori, potendo osservare da vicino i modi di gestire queste realtà. Noi avevamo le nostre idee, sia su come educare i ragazzi che su come gestire una casa, ma spesso non potevamo metterle in pratica in quanto non eravamo noi a decidere all’interno di queste strutture, di solito eravamo dipendenti. Abbiamo quindi deciso che un giorno avremo fatto di tutto per aprire una casa famiglia tutta nostra, dove operare secondo le nostre idee e dove offrire ai bambini e ai ragazzi quel qualcosa in più che spesso non riuscivamo ad offrire da “semplici” dipendenti. Quel giorno sta arrivando e finalmente, grazie alla nascita della ABEM, anche la casa famiglia che abbiamo sempre sognato sta pian piano diventando una realtà.’’

Il nome della struttura deriva essenzialmente dalla traduzione in portoghese del nome del proprietario della residenza, che ha posto la scritta Mariao all’entrata della villa in onore del paese in cui è vissuto per anni. La casa non è stata donata, ma presa in affitto dalla cooperativa. I costi sono tanti per iniziare e per mantenere aperta la casa famiglia per i bambini. È per questo che la Rete del Dono ha voluto offrirgli uno spazio per diffondere la loro iniziativa e raccogliere fondi.

Casa Mariao ha l’obiettivo di accogliere bambini con problemi affettivi, relazionali e sociali scaturiti per diverse ragioni. Proteggendoli dall’ indifferenza tipica di questa epoca, ABEM spera di ricostruire dei punti cardine parentali non solo  trasmettendo i valori dell’istruzione e dell’educazione, ma supportandoli durante la crescita. La creazione dell’autostima  è fondamentale per la formazione degli interessi e di ciò a cui il bambino aspirerà: la trasmissione di affetto e rispetto reciproco sono sicuramente ottime fondamenta per assumere un atteggiamento propositivo nei confronti della vita.

‘’Le attività che verranno svolte dai bambini –ci dice ancora Mereu- saranno tante e tutte orientate ad una positiva e proficua crescita educativa, affettiva, relazionale e sociale. I bambini andranno naturalmente a scuola ma seguiranno anche altre attività: sportive, laboratori didattici, escursioni ed altro. Vogliamo che Casa Mariao diventi per i bambini un punto di riferimento sicuro dove si sentano accolti e possano crescere in un ambiente positivo che possa offrire loro attraverso innumerevoli attività tutte le opportunità che si meritano e che magari fino a quel momento gli sono state negate.’’

Per aiutare ABEM si possono raccogliere fondi online, o rendere qualsiasi lieto evento (matrimoni, feste, appuntamenti sportivi) solidale: scopri Qui come.

Giulia Coia

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