La Musa dei Futuristi, mostra a Venezia
Dal 4 ottobre il museo Fortuny di Venezia ha aperto al pubblico una mostra dedicata alla marchesa Luisa Casati Stampa, nota per essere stata Musa ispiratrice di molti futuristi. Il suo stile, che molti hanno definito bizzarro e stravagante, rappresentava la rottura della normalità a cui la corrente aspirava.
Grazie a pezzi appartenenti a collezioni private e a musei di tutto il mondo – dalla Gnam di Roma all’Art Gallery dell’Ontario- la Fondazione Musei Civici di Venezia ed il Gruppo 24ore sono riusciti a strutturare un’esposizione completa che ritrae varie sfaccettature della marchesa: la megalomania, il lato decadente ma anche quello femminile. I capelli rossi si accompagnavano sempre a rossetti scarlatti e ad occhi ombreggiati dal bistro. Vestiva la pelle bianchissima con abiti dai colori spenti o con assurdi travestimenti. La passione per le maschere l’accomunò al Carnevale veneziano e a tutta laguna, dove amava organizzare feste d’elite, arrivando ad affittare per i suoi ospiti persino l’intera piazza San Marco.
Per la bellezza, l’eleganza e la sua natura allegra dedita ai festeggiamenti –tipica anche della nobiltà romana- Luisa Casati venne largamente corteggiata da Gabriele D’annunzio e Tommaso Marinetti che ne apprezzarono la cultura e l’aderenza alle teorie futuriste.
Con il suo stile modernamente dark –o storicamente decadente che dir si voglia- la marchesa non fu solo simbolo di stravaganza ma, ostentando quella libertà difficilmente conquistata, rappresentò soprattutto un esempio di emancipazione.
Giulia Coia
www.mostracasati.it
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