I nuovi mecenati per monumenti e opere d’arte
L’arte e la moda sempre più a braccetto. Ben nota (con coda di polemiche ingiustificate) è l’iniziativa di Diego Della Valle che ha donato 25 milioni di euro per il restauro del Colosseo, che dovrebbe terminare nel 2016. Ma Roma ha potuto beneficiare di ‘’un club esclusivo di straordinari donatori’’ – definiti così dal sindaco Marino – tra cui figurano anche i gruppi Bulgari e Fendi. È notizia di questi giorni, infatti, il restauro della scalinata di Piazza di Spagna che costerà a Bulgari 1 milione e mezzo di euro: una iniziativa per celebrare i 130 anni del marchio di gioielli più esclusivo. Fendi si è invece occupata del restauro della fontana di Trevi e di quella delle Quattro Fontane, per un costo complessivo di circa 2 milioni e mezzo di euro. Tale scelta è un prosieguo di quanto avviato nel ’77 col cortometraggio ‘’Histoire d’Eau’’ e continuato nell’80 con un volume sulle fontane di Roma edito dalle cinque sorelle Fendi.
L’arco della Pace di Milano è stato oggetto di interesse per Roberto Cavalli; la Fondazione Gucci Museo, invece, si dedica dal 2006 a restaurare un film all’anno: Il Gattopardo, La Dolce Vita ed altre pellicole sono state presentate in marzo al festival ‘’Cinema Visionares Firenze’’.
Il patrimonio artistico del capoluogo toscano ha destato anche l’attenzione di Prada e del FAI, (Fondo Ambiente Italiano) giunti quest’anno alla loro quarta collaborazione. L’azienda ha sostenuto le spese per il restauro del quadro ‘’L’ultima cena’’ di Giorgio Vasari, rovinato dall’alluvione del 1966.
E sempre in materia di dipinti tra i mecenati figura anche Louis Vuitton, che in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia ha messo in salvo le opere del maestro veneziano Vittorio Carpaccio. La Madonna con il bambino e La pietà rivivono tutta la loro bellezza nella mostra ‘’Reinassance’’ all’Espace Vuitton di Venezia.
Giulia Coia
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