La bellezza senza tempo del Carnevale di Venezia
Quando si parla di bellezze d’Italia il pensiero vola subito alle città, ricche di patrimonio storico e culturale. Dalle grandi città ai borghi più piccoli lo sguardo si perde tra chiese, edifici storici, resti dell’epoca romana o statue realizzate da scultori che hanno fatto la storia dell’arte. Venezia è certamente una città unica al mondo, meta di turisti che sognano per anni di poterla visitare e di fare un giro in gondola tra i canali, sotto ai ponti suggestivi e ai palazzi storici.
Il periodo dell’anno in cui l’affluenza turistica in città è più alta è senz’altro il carnevale, tra febbraio e marzo, ulteriore attrazione della città storica. Il carnevale di Venezia, insieme a quello di Rio De Janeiro in Brasile, è il più famoso al mondo, orgoglio italiano di tradizione e cultura.
I colori, le musiche, i sapori e gli odori, le maschere ispirate al XVIII secolo: il ‘700 è stato un secolo festante, galante e decorativo a Venezia, città dove i piaceri del lusso e della gola non mancavano per chi se li poteva permettere. Giacomo Casanova è uno dei simboli di questa città e di questo periodo storico, spesso associati alla superficialità di una vita di piaceri che in quei giorni sembrava non dovesse finire mai.
Questa lunghissima tradizione fu interrotta all’alba del nuovo secolo, in seguito alle occupazioni prima francese e poi austriaca.
Nel 1979, quasi due secoli dopo, grazie alla partecipazione e all’impegno del Comune di Venezia, della Biennale di Venezia, del Teatro La Fenice, di enti turistici e associazioni, il carnevale è tornato a movimentare e rallegrare la splendida città lagunare.
La città veneta non ha eguali per la sua struttura e architettura, e allo stesso modo la bellezza e l’atmosfera surreale che si creano in quei magici giorni di passaggio simbolico dall’inverno alla primavera lasciano sicuramente un ricordo indelebile in chi ha la fortuna di poterli ammirare.
Laura Rubboli
Fotografie di Silvia Ravaioli
Lascia un commento