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Inarcassa, un premio all’innovazione nella tradizione italiana

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21/04/2017

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Inarcassa, un premio all’innovazione nella tradizione italiana

Inarcassa premia le idee, ma premia anche la bellezza di alcune realizzazioni frutto dell’inventiva di architetti e ingegneri italiani, alcuni molto giovani.

Sono arrivate  a premio solo dieci su 162 idee partecipanti, ma moltissime – ha detto Giuseppe Santoro, presidente di Inarcassa nel suo intervento alla cerimonia di premiazione, a Roma, il 19 aprile scorso  –  meritavano di veder riconosciuta l’originalità e la qualità delle loro idee.

L’innovazione – ha ricordato il presidente – è sempre stata il prodotto del genio individuale e, in Italia – ha detto – “ci sono stati ineguagliabili ed eccellenti individualismi, come Leonardo, Marconi e Michelangelo, anche se oggi qualcosa è cambiato e la capacità di innovare è sempre più spesso frutto di un lavoro di squadra”.

Quello che è importante ricordare, secondo Santoro, è che il futuro non esiste senza il passato e solo la salvaguardia del nostro rapporto con la storia e la rilettura di quest’ultima dà un senso al progresso. “La nostra tradizione ingegneristica ed architettonica non ha rivali: cerchiamo di esserne degni continuatori”, ha aggiunto.

La serata del 19 aprile è stata emozionante e non solo per i 10 premiati, ma anche per il folto pubblico di amici, parenti, colleghi e delegati del CND di Inarcassa  che hanno partecipato alla cerimonia di premiazione, aperta da un bel video emozionale che si concludeva con la celebre frase di Albert Einstein: “non si può risolvere un problema con le stesse idee che lo hanno generato ,ed  è questo il senso dell’innovazione: affrontare con idee nuove problemi vecchi, trasformando problemi in opportunità”.

Santoro ha ricordato vi sono tante forme di innovazione e molti modi per declinarla. “Ma, comunque la si definisca, essa costituisce un’ineguagliabile fonte di sviluppo di una comunità, cioè della sua capacità di raggiungere più elevati livelli di benessere, di cultura, di ‘bellezza’ e di qualità della vita personale e sociale”. L’innovazione, come integrazione tra ricerca scientifica e produzione industriale, genera occupazione e crescita economica, ha tenuto a sottolineare il presidente di Inarcassa, che credo fortemente nella necessità di difendere la proprietà intellettuale: “brevetti, copyright, licenze – ha detto – sono strumenti per consentire lo sfruttamento dell’ innovazione”.

Un particolare ed inatteso omaggio ai giovani talenti è venuto dal giornalista Giampaolo Pansa, che attraverso un commosso ricordo della sua vita e dei suoi inizi professionali, ha voluto mandare ai giovani  un messaggio: “non dovete temere di non avere possibilità. Perché in realtà ne avete molte”. Ricordando un’Italia che non c’è più, un modo di essere ormai passato e quello che siamo oggi, Pansa ritiene, comunque, importante, qualunque sia la condizione sociale, crescere in una famiglia che ritiene  fondamentale che i figli leggano e pensino. Anche gli incontri della vita sono importanti se si ha la volontà di saperne decifrare il significato e di trasformare in opportunità le occasioni che la vita offre.

Prima in un bel video introduttivo e poi dalle parole degli stessi  premiati (nove uomini e una donna) i partecipanti alla serata hanno potuto vedere e comprendere la portata innovativa –  spesso legata anche alla tutela ambientale e all’efficienza energetica – delle idee proposte alla Commissione giudicatrice.

E’ in caso del sistema di facciata BIPV adattivo realizzato dall’architetto Alessando Turina, un progetto scelto per la sua capacità di coniugare funzioni schermanti con quelle captanti di pannelli fotovoltaici, superando, attraverso il movimento a fisarmonica gli svantaggi degli attuali sistemi che sono fissi.

Interessante anche la macchina  per la triturazione e disidratazione dello scarto alimentare, che consiste  nella triturazione e disidratazione degli scarti domestici alimentari che consente di ridurre del 75% il volume degli scarti. Un’idea dell’ingegnere Giampiero Volante che riunisce due tecnologie, la triturazione e la centrifugazione del rifiuto. Una piccola macchina, che può stare in qualsiasi cucina, che non solo diminuisce la frequenza della raccolta del rifiuto, ma crea, per la sua dimensione compatta,  una valida alternativa ai sistemi oggi disponibili sul mercato che hanno dimensioni importanti e costi elevati e quindi poco adatti ad un mercato domestico. La macchina giudicata ecosostenibile in quanto consente di risparmiare notevoli quantità di energia e di acqua.

Notevole anche Multidyn, una piattaforma intelligente per modelli in vitro, che nasce da una problematica legata ai test in vivo. Il brevetto,  dell’ing. Tommaso Sbrana,  è stato scelto perché fornisce una notevole innovazione nei test in vitro che hanno un tasso di crescita molto importante.

Interessante il serbatoio modulare per il contenimento di acqua calda presentato dall’ingegnere Enrico Peruchetti, giudicato innovativo come dispositivo di accumulo termico, integrati agli impianti termici per la produzione di acqua calda e il riscaldamento degli edifici. Ed ancora il metodo e dispositivo per il rilievo della forma delle vele dell’ing. Giacomo Mainetti; la maniglia universale  e multidirezionale “SMOSSA” dell’architetto Davide Adriano;  D-TWELVE, la lampada modulare magnetica di Alessandro Mattei, architetto ; il metodo per misurare la portata di un flusso gassoso dell’ing. Aronne Teli utile nel trattamento biologico delle acque reflue e alla produzione di biocarburanti; ed infine la turbina adattiva seriale dell’architetto Fiorenzo Zanin.

Un tipico esempio di funzionalità e bellezza è invece Forky, dell’architetto Luisa Benato, che altro non è che una forchetta-coltello multifunzionale.

L’importanza di questa notevole produzione di brevetti è stata sottolineata da  Massimo Mucchetti, presidente della 10ma commissione permanente Industria, Commercio, Turismo del Senato, che prendendo la parola nel corso della cerimonia, ha detto che “Si può avere fiducia nel domani” e che il premio Inarcassa riscuote l’interesse generale non solo per la validità delle soluzioni proposte, ma anche per il contesto nel quale le nuove idee vanno fiorendo.

A chiudere la cerimonia,  l’intervento del ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che prendendo spunto da quelle che lui ha definito delle “vere e proprie start up tecnologiche”, riferendosi ai brevetti premiati, ha ricordato che oggi l’Italia è impegnata nella grande battaglia dell’innovazione tecnologica, “In realtà – ha detto – una battaglia politica perché la globalizzazione e l’innovazione sono due fortissimi elementi che hanno cambiato il modo in cui le società si organizzano”.

Bruno Cossàr

Nelle foto (di Pasquale Fanelli e di Shape) alcuni momenti della cerimonia di premiazione del 19 aprile, con la partecipazione del ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda,  del presidente della X Commisisone (Industria) del Senato, Massimo Mucchetti e del giornalista e scrittore Giampaolo Pansa.

Nella videoteca una sintesi dei progetti premiati (a cura di Shape srl)

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