In mostra al Colosseo le biblioteche antiche
Fino al 5 ottobre 2014, in una delle location più suggestive di Roma, sarà in mostra La Biblioteca Infinita. I luoghi del sapere nel mondo antico, a cura di Rossella Rea e Roberto Meneghini. La rassegna presentata al Colosseo è promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Electa.
L’esposizione documenta l’evoluzione del libro e della lettura nel mondo greco-romano dall’età ellenistica al tardo antico, così come i luoghi pubblici e privati dove si scambiava e custodiva il sapere.
Divisa in 7 sezioni, la mostra raccoglie oltre 120 opere tra statue, affreschi, rilievi, strumenti e supporti di scrittura.
La scoperta a Roma degli auditoria di Adriano a Piazza Madonna di Loreto avvenuta nel 2008 e l’esigenza di ricomporre in un contesto unitario i risultati delle indagini archeologiche tuttora in corso nel templum Pacis sono il punto di partenza per il progetto espositivo all’anfiteatro Flavio.
I due edifici venuti alla luce tramite importanti scavi archeologici rappresentavano infatti emblematici spazi pubblici.
Gli auditoria erano composti da un insieme di sale destinate all’ascolto di pubbliche letture, unico esempio di questo genere nella capitale dell’Impero e nei territori conquistati dai Romani; il templum Pacis, voluto da Vespasiano per sancire il ritorno alla pace dopo lunghi anni di lotte, era invece uno spazio policulturale costituito da un giardino porticato.
Il templum ospitava una famosa biblioteca, divisa nelle sezioni greca e latina, e auditori per conferenze, pubbliche letture e insegnamento.
L’esposizione indaga le differenze tra le biblioteche ellenistiche e quelle romane: le prime erano riservate al lavoro di pochi eruditi mentre quelle romane erano veri e propri centri culturali dove apprendere, ascoltare e dibattere ad alta voce.
Nelle sezioni iniziali della mostra viene illustrato il processo produttivo del libro e di tutti gli strumenti che consentivano la scrittura, è inoltre proposta una mappatura delle biblioteche e dei luoghi destinati alla diffusione della cultura nel mondo greco-romano, anche grazie all’ausilio di plastici che riproducono in scala le più importanti biblioteche dell’impero.
La mostra indaga a fondo la storia e l’evoluzione delle biblioteche e del libro nell’impero, un viaggio nella cultura e nel mezzo di trasmissione del sapere, prima che internet e i media digitali sovvertissero le regole.
Laura Rubboli
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