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Immaginare Shakespeare in napoletano con Lino Musella

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31/01/2019

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Immaginare Shakespeare in napoletano con Lino Musella
Una scena dello spettacolo, foto di Manuela Giusto

Al teatro Franco Parenti di Milano torna in scena fino al 3 febbraio lo spettacolo “L’Ammore nun’è ammore” di Lino Musella, tratto da trenta sonetti di Shakespeare “traditi e tradotti” da Dario Jacobelli.

Musella, che è anche il regista della pièce, guida il pubblico nella sua personale interpretazione di una parte dell’opera poetica shakespeariana, tra atmosfere ipnotiche e oscure, alla ricerca di una vitalità a tratti euforica a tratti decadente. In una danza tra i chiaroscuri dell’animo umano con un’accurata colonna sonora scritta e interpretata da Marco Vidino, l’amore, la vanità tradita, la vecchiaia, l’invidia si svelano sul palco in una recita coinvolgente.

Come ha raccontato lo stesso Musella a “La Repubblica”: ” Jacobelli ha tradotto i Sonetti nel tempo, per suo esclusivo piacere. Non aveva scadenze, non doveva rispettare indicazioni non doveva rispettare indicazioni o correzioni di nessun editore. Per committenti aveva i suoi amici più cari ai quali dedicava ogni sua nuova traduzione, o meglio tradimento, come diceva. Ho avuto la fortuna di essere tra questi amici”. E, a proposito dello spettacolo: “Non abbiamo una storia che ci guida, nei Sonetti bisogna perdersi, lasciarsi stregare. Sono fiorellini di pensiero. In questo senso il napoletano, con la sua concretezza, la sua musicalità, contiene una formidabile possibilità teatrale. Suonano bene. Battono di un proprio cuore. Indossano una maschera che li costringe a sollevarsi dal foglio per prendere il volo, tenendo i piedi per terra. Non mi preoccupo della comprensione immediata. Anche tradotti in italiano i Sonetti non sono semplicissimi”. Ed è vero, alcuni spettatori all’inizio della rappresentazione si guardano perplessi, con sguardi quasi confusi, alla ricerca di complicità con chi, come loro, ha perso quella parola che sembrava fondamentale o un intero verso. Ma poi avviene, inutile dirlo visto che parliamo di teatro, l’epifania che svela parte del mistero e, inconsapevolmente, una lingua quasi straniera diventa un suono intellegibile.

Per info: www.teatrofrancoparenti.it / 0259995206- Teatro Franco Parenti : Via Pier Lombardo 14, dal 30/01 (19.15) al 3 febbraio – Biglietti 23.5/15 euro

Sabato Angieri

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