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Il Teatro Eliseo riapre grazie all’iniziativa privata. Scongiurato il rischio della riconversione.

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25/09/2015

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Il Teatro Eliseo riapre grazie all’iniziativa privata. Scongiurato il rischio della riconversione.

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Il Teatro Eliseo riapre i battenti e lo fa con gli annunci pieni di speranza e di emozione di Luca Barbareschi. Dopo le vicissitudini che avevano coinvolto la sala grande e il Piccolo, portando allo sfratto delle maestranze e alla chiusura improvvisa della stagione scorsa, a breve lo storico teatro di via Nazionale riaprirà in pompa magna grazie all’iniziativa privata dell’attore e regista (nonché ex-parlamentare del Pdl) che ha investito la maggior parte dei denari necessari all’opera. In una delle molte interviste rilasciate in questi giorni, Barbareschi ha dichiarato la sua soddisfazione per il lavoro svolto non senza risparmiare una critica all’operato del MiBact.

“Lo Stato non ha messo niente, in totale rifare tutto è costato oltre 4 milioni di euro. Il vero sforamento del budget è stata la quantità di materiale marcio che abbiamo dovuto buttar via. Con un contributo di 400mila euro, siamo il teatro meno pagato dal Ministero in Italia. Ho pensato di non farcela, ma ho fatto un atto di fede e amore. È stata l’avventura più complicata della mia vita a livello artistico e tecnico. La campagna abbonamenti l’anno scorso è stata interrotta, ma oggi siamo quasi già a 2000 abbonati anche se è necessario continuare a riconquistare la fiducia del pubblico. Il mio è un gesto di affetto nei confronti della città che amo e che mi ha adottato: l’Eliseo è la mia restituzione alla città. Il mio nome non compare da nessuna parte nemmeno come direttore artistico perché voglio che l’avventura vera sia quella dell’Eliseo non quella di Barbareschi“.

Barbareschi, che non lesina sui dettagli degli ultimi mesi di lavoro, ha inoltre dichiarato di essere sicuro che il pubblico romano risponderà calorosamente alla sua iniziativa personale e punta già alla prima che andrà in scena il 29 settembre. In programma Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad di Joseph Rajiv (tra gli spettatori d’onore in platea) che sarà interpretato dallo stesso Barbareschi. Ma non sarà soltanto una prima e un’apertura di stagione convenzionale:  sul palco saliranno “ottantacinque persone, tra quelli che hanno lavorato all’Eliseo. In questa occasione voglio una foto storica, perché assieme a me ci saranno tutti quelli che hanno permesso che tutto questo accadesse, dagli amici delle banche, agli sponsor, alle decine di squadre di operai che hanno lavorato no stop” ha concluso Barbareschi.

 

Sabato Angieri

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