Il presepe Antinori torna all’Aquila dopo 200 anni
Fino al 16 gennaio 2017, il Munda – Museo Nazionale d’Abruzzo ospiterà il presepe Antinori, che dopo oltre 200 anni torna all’Aquila. La collezione di ventiquattro figure, in parte restaurata, era parte del presepe monumentale arrivato nel capoluogo abruzzese tra la fine del XIII e gli inizi del XIX sec.
La mostra proporrà una selezione di ventiquattro figure, il cui recupero e restauro è avvenuto attraverso un’iniziativa della Soprintendenza BSAE dell’Abruzzo diretta da Lucia Arbace, e grazie agli interventi di Antonio Cantone e Maria Costabile.
Il prestigioso presepe-monumento apparteneva, originariamente, alla famiglia di Antonio Ludovico Antinori, per settant’anni arcivescovo all’Aquila ed epigrafista, per essere poi ereditato da Luigi Stella Maranca di Lanciano. In seguito i custodi del presepe divennero, prima le suore dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e poi i frati del convento Sant’Angelo della Pace. Qui Giacomo De Crecchio li ha ritrovati e in seguito fotografati, catalogati e descritti nel libro “I pastori che dormono”, edito dalla casa editrice Rocco Carabba.
Ad oggi si conservano oltre un centinaio di pezzi, manichini in legno dipinto e scolpito, con arti snodabili e vestiti di stoffa, che molto raccontano delle tecniche in uso nelle botteghe specializzate nelle diverse arti tra Seicento e Settecento.
Per un lunghissimo periodo il presepe è stato abbandonato in uno stato di degrado, solo recentemente è stato oggetto di un restauro e di un’azione di valorizzazione e tutela da parte della comunità lancianese.
Il recupero di queste opere d’arte, per un primo lotto di 16 figure, è stato affidato ad uno specialista del settore e uno dei maggiori esperti dell’arte presepiale, Antonio Cantone, che assieme alla moglie Maria Costabile è a capo di un celebre laboratorio napoletano che produce e distribuisce in tutto il mondo i pastori del presepe. L’auspicio è riuscire a restaurare tutti i centosette pezzi e farli rivivere e viaggiare anche fuori dai confini abruzzesi
La mostra che ha aperto le porte il 20 dicembre, è stata concepita al fine di sensibilizzare le istituzioni circa i futuri interventi conservativi, necessari per portare ad un completo recupero tutti i pezzi del presepe Antinori, ricalcando ciò che è stato già operato per i primi sedici esemplari.
Natalia Sacchi
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