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Il parco naturale della Salina di Cervia

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23/08/2014

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Il parco naturale della Salina di Cervia

salina di cervia 1Le saline di Cervia si estendono su una superficie di 827 ettari, a 1600 metri di distanza dal mare; sono abbracciate da un canale perimetrale lungo 14,200 km e percorse al loro interno da una rete di canali, per uno sviluppo complessivo di oltre 46 km.

La Salina di Cervia è considerata un ambiente di elevatissimo interesse naturalistico e paesaggistico, tanto da essere inserita come Zona Umida di Importanza Internazionale nella Convenzione di Ramsar.

Riserva Naturale dello Stato di popolamento animale dal 1979, il parco è abitato da specie rare come i fenicotteri, i cavalieri d’Italia, le avocette e altre specie protette.salina di cervia 2

L’ambiente naturale delle Saline di Cervia non ha eguali come estensione nell’alto adriatico, se si considera che la profondità dell’acqua prevalentemente non supera i pochi centimetri: l’alta concentrazione di sale (oltre il 150 %) permette la sopravvivenza di particolari forme di vita perfettamente inserite in un unico ecosistema.

 

Dal 1959 il sistema di lavorazione industriale a raccolta unica ha sostituito il precedente sistema artigianale a raccolta multipla. Il metodo di lavorazione attualmente in uso viene chiamato “per bacini differenziati” o “alla francese”: consiste nel separare i numerosi sali dell’acqua marina al fine di ricavare cloruro di sodio il più possibile puro.

L’avvio della campagna salifera ha inizio alla fine dell’inverno con lo svuotamento dei bacini dalle acque piovane raccoltesi nei mesi freddi. I primi giorni di aprile l’acqua viene immessa dal mare: una parte riempie le vasche deposito, la rimanente comincia il suo giro e viene pompata nelle vasche di evaporazione.

salina di cervia 3L’acqua marina, grazie al processo di evaporazione, si concentra e deposita i metalli pesanti ed i sali meno solubili; successivamente si depongono i solfati nei cosiddetti bacini di terza evaporazione.

L’acqua viene poi portata nei bacini di quarta evaporazione che “servono” i bacini salanti: questi ultimi, dove si deposita alla fine dell’estate il cloruro di sodio, misurano 1200 metri di lunghezza per 160 di larghezza.

Alla fine di agosto si effettua la raccolta del sale con un apposito macchinario che avanza su rulli metallici sulla crosta di sale di un bacino salante.

Infine un piccolo treno trasporta il sale nel piazzale del centro dello stabilimento, per essere accumulato in attesa del lavaggio e del successivo confezionamento.

Il parco naturale della Salina di Cervia è punto di riferimento per visitatori sensibili alla bellezza della natura e ad importanti aspetti ambientali.

 

Laura Rubboli

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