Il libro “bello”: oggetto del desiderio degli italiani
In Italia i lettori diminuiscono ma aumenta la voglia di libri “belli”. Questo il dato emerso dalla ricerca commissionata al CENSIS dalla Fondazione Marilena Ferrari su “il valore del bel libro”, presentata a Roma il 22 gennaio da Fabio Lazzari, Vice Presidente della Fondazione Marilena Ferrari; Ugo Nespolo, artista, bibliofilo e Presidente del Museo del Cinema di Torino e Giulio De Rita, curatore della ricerca Censis. I lettori dei libri sono in netto calo, gli italiani che leggono almeno un libro l’anno sono passati dal 59,4% del 2007 al 49,7 del 2012, un calo non compensato dai lettori dei libri digitali che sono aumentati solo dell’1%.Eppure dalla ricerca emerge quanto la voglia di sfogliare e di possedere dei bei libri continui ad essere forte, sorprendentemente più tra i giovani (65,1%) che tra le persone anziane. Il 70% degli italiani considera quindi il bel libro non un oggetto, ma una vera e propria opera d’arte.
Oltre la metà delle famiglie italiane (il 53,5%) conservano libri lasciati in eredità da persone che non ci sono più e verosimilmente non si tratta di edizioni economiche. È sorprendente notare che il 52% degli italiani (il 55,3% delle donne) mostra il desiderio di possedere dei bei libri, questo vuol dire che per la metà degli italiani non solo il bel libro è un’opera d’arte, ma è anche un oggetto del desiderio: avere in casa dei bei libri è come avere dei bei quadri. In poche parole, davanti ad un libro di pregio il 46% degli italiani si sente attratto, invogliato se non alla lettura, almeno a sfogliarlo. La qualità più apprezzata, oltre ovviamente ai contenuti, è proprio la bella stampa, fatta con cura e che permette una piacevole consultazione. Per questo l’85,4% degli italiani la ritiene molto importante. Anche le presenza di belle illustrazioni incontrano l’interesse di quasi l’80% della popolazione. Il 76% poi si dice particolarmente affascinato dalla carta, dopo quello della vista, ecco un altro senso che viene stimolato: il tatto. Il libro, dunque, può e deve essere sempre più in futuro, un oggetto multiforme, vale a dire un luogo di incontro di diversi linguaggi e di diverse forme di espressione artistica ed alto artigianato, la porta di accesso a diverse rappresentazioni artistiche.
“La Fondazione Marilena Ferrari – ha spiega il Vice Presidente, Fabio Lazzari – ha da sempre tra i suoi obiettivi principali quello di promuovere il libro di qualità e di pregio come strumento fondamentale per progettare il futuro della civiltà. In un momento storico in cui è molto acceso il dibattito culturale sulla smaterializzazione del libro a favore dell’ebook, abbiamo voluto verificare se quest’idea è condivisa o meno dagli italiani e abbiamo scoperto con piacere che la pensano come noi. Non vogliamo alimentare il conflitto tra carta e digitale. E’ inevitabile lo sviluppo dell’e-book del libro inteso come strumento di consumo, ma è altrettanto vero che il libro è uno strumento perfetto così come è, e il libro “bello” in particolare è un luogo molto speciale di espressione artistica multiforme. Noi continueremo a lavorare seguendo i principi che hanno ispirato Marilena Ferrari nel suo sogno di costruire un modo più bello in cui vivere. Per questo la bellezza in tutte le sue forme, sia etica che artistica, deve tornare ad essere l’elemento che caratterizza la nostra vita”.
Lascia un commento