Icastica 2015, al via la grande rassegna aretina
Tutto pronto ad Arezzo per Icastica 2015, la grande rassegna d’arte internazionale che per il terzo anno consecutivo vuole coniugare la bellezza dell’opera dei grandi del passato (Cimabue, Piero della Francesca, Vasari) con gli stimoli dell’arte contemporanea. Un’operazione affascinante:”superare la dissociazione cognitiva – come ha detto in conferenza stampa a Roma Pasquale Giuseppe Macrì, ex assessore alla cultura e presidente del Comitato scientifico – tra la cosiddetta arte classica e l’arte contemporanea”. In parole povere, una grande mostra completamente “aperta” e gratuita che dal 28 giugno al 27 settembre farà “inciampare” i visitatori in centinaia di opere d’arte contemporanee sparse nelle 40 sedi di un centro storico di appena due chilometri auadrati per un evento che unisce arte, letteratura, musica e installazioni.
Ma perché la presentazione a Roma? Perché l’edizione di quest’anno vede l’importante contributo della “Fondazione Terzo Pilastro- Italia e Mediterraneo” e della Fondazione Roma, che ha ospitato il 18 giugno nella sua bellissima sede di via Minghetti la conferenza stampa di Icastica 2015, intitolata, nell’anno dell’EXPO, “Coltivare cultura”, è stato indicato in una conferenza stampa nella sede della Fondazione Roma dal neosindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, e dal presidente della Fondazione Roma, Emanuele Emmanuele. “Io credo che senza la cultura- ha detto il presidente Emanuele – saremmo ai margini del tempo che stiamo vivendo”e una lingua comune”.
“Icastica è in assoluto – ha aggiunto il presidente – uno dei progetti migliori che siano mai stati realizzati in Italia: Arezzo è la città che vorrei, è l’Italia che vorrei. Sono lieto di arricchire l’edizione di quest’anno di Icastica con l’esperienza della street art. Porteremo ad Arezzo questa esperienza e lasceremo sulla città un segno permanente. Non collocheremo opere, le faremo diventare parte integrante della città, le regaleremo ai cittadini, come abbiamo fatto con i murales a Tor Marancia a Roma, quartiere che oggi è più visitato dei grandi musei. Un’intera generazione di artisti sta dipingendo sotto le nostre case: saranno i Klimt e i Magritte del futuro”.
“Icastica – ha detto il sindaco Ghinelli – rappresenta la coniugazione dell’arte classica con quella moderna, ma soprattutto è un grande veicolo di conoscenza di Arezzo in Italia e in Europa”. Arezzo del resto – come ha detto il presidente della Camera di Commercio, Andrea Sereni – secondo l’ultimo rapporto Symbola, grazie anche alla sua forte tradizione di oreficeria, è prima città italiana per i valore aggiunto “cultura” sia per occupati che per PIL. Qui ad Arezzo – ha ricordato ancora Sereni – nacque Guido Monaco, inventore delle note musicali.Arte figurativa, dentro musei e palazzi storici, ma anche outdoor, come da tradizione: Icastica fonda la sua popolarità su alcune opere all’aperto che ridisegnano luoghi pubblici particolarmente frequentati di Arezzo. Di certo un’opera di grande impatto verrà allestita in piazza San Jacopo, mentre Corso Italia sarà teatro di un’altra opera aerea, dopo gli uomini con l’ombrello: verranno appese delle sagome. In galleria ci sono invece le mammelle di mucca extra large dell’artista brasiliano Ernesto Neto. In Sant’Ignazio, location che 2 anni fa scelse anche Yoko Ono, verranno installati 12 monitor per proiettare un’opera video del dissidente cinese Ai WeiWei, artista annunciato tempo fa da Macrì assieme ad Anish Kapoor.
Il programma degli event presentato a Roma e ad Arezzo è molto ricco, come si può verificare scorrendolo sul sito della rassegna (www.icastica.it)
Ci saranno concerti lirici tra palazzo comunale, portici e piazze del centro storico (il 27 giugno e poi, ininterrottamente, dal 5 al 17 luglio, tutte le sere) e musica leggera. Ci saranno appuntamenti letterari con ospiti di sicuro richiamo come Erri De Luca, Melania G. Mazzucco, Gabriele La Porta, Riccardo Iacona, Luigi Bisignani, Piergiorgio Odifreddi (sì, proprio il matematico), Giulio Giorello, l’ex calciatore Lilian Thuram.
Teresa Russo
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