I Musei Capitolini incontrano il genio di Michelangelo
Una produzione artistica inarrivabile ed inarrestabile, declinata attraverso la scultura, la pittura, la poesia e l’architettura: l’arte di Michelangelo non è solo grande per il numero e la magnificenza dei capolavori creati, ma per quel fuoco che la animava, che suscitava in lui la necessità di sperimentare, di non seguire i modelli del suo tempo, di escogitare nuove soluzioni.
In occasione del 450° anniversario della sua morte, i Musei Capitolini gli dedicano una mostra colossale, che intende ripercorrere la sua vita e la sua opera.
Fino al 14 settembre il percorso espositivo “Michelangelo, incontrare un artista universale” affianca alle opere di Palazzo Caffarelli importanti prestiti provenienti dal Polo Museale Fiorentino, oltre che dal Louvre, dal British Museum e dai Musei Vaticani, per un evento imperdibile, suggestivo, giocato su una serie di contrapposti tematici.
La mostra, infatti, guida il visitatore attraverso le difficoltà con cui Michelangelo si misurò nell’ideazione, quanto nell’esecuzione delle opere, evidenziate grazie ad una lente speciale, fatta di contrapposizioni come “il moderno e l’antico”, “l’amore terreno e quello celeste”, “la vittoria e la prigionia”: questi i conflitti che danno il nome ad alcune delle sezioni che compongono il percorso; luci ed ombre su uno dei titani dell’arte di tutti i tempi.
Una sezione della mostra espone per la prima volta insieme i modelli tattili dei due principali capolavori di architettura sacra e civile di Michelangelo: quello della basilica di S. Pietro, realizzato dal Polo Tattile multimediale di Catania e quello della piazza del Campidoglio, messo a punto dall’Associazione Amici dei Musei di Roma onlus.
Una proposta esclusiva che conferma la cura che i Musei Capitolini rivolgono costantemente all’accoglienza e alle diverse esigenze dei visitatori.
Andrea Mazzuca
Lascia un commento