I Macchiaioli in mostra al Chiostro del Bramante a Roma
E’ il movimento pittorico più importante dell’Italia ottocentesca. Precedette senza precorrerlo l’Impressionismo. Fu una corrente realista, fondata sul principio delle macchie di colore e di chiaroscuro, che si oppose al Romanticismo e al purismo accademico. Stiamo parlando della corrente pittorica della Macchia, cui Roma dedica dal 16 marzo al 4 settembre del 2016 una mostra intitolata “I Macchiaioli. Le collezioni svelate”. Organizzata da Arthemisia Group e da Dart- Chiostro del Bramante, la mostra è stata curata da Francesca Dini che ha voluto approfondire il ruolo del movimento macchiaiolo nel contesto artistico ed europeo, e di ricostruire il collezionismo dell’epoca.
Un’occasione, dunque, per conoscere molti dei capolavori figurativi dell’Ottocento, oltre ovviamente al clima storico che fece da sfondo alla vicenda degli artisti che lo rappresentano. L’esposizione, infatti, conta centodieci opere provenienti dalle ricchissime raccolte di grandi mecenati come Banti, Carniello, Bruno, Giussani e tanti altri. Alle loro collezioni sarà intitolata ciascuna delle nove sezioni del percorso espositivo, durante il quale, il visitatore potrà godere di opere come “Il Ponte Vecchio a Firenze” di Telemaco Signorini, “Il giubetto rosso” di Federico Zandomeneghi, “Place de la Concorde” e “Campo di neve” di Giuseppe De Nittis, o “Marcatura di cavalli” e “Ciociaria” di Giovanni Fattori.
Di Fattori sarà possibile ammirare anche opere mai esposte fino ad oggi, appartenute al fiorentino Gustavo Sforni, collezionista, intellettuale, pittore e mecenate, che amò collezionare i piccoli formati del pittore toscano come “Le vedette”, “Cavallo sotto il pergolato” o “Ritratto di donna – La rossa”. Del collezionista, del resto, sarà visibile anche “Sforni in veranda che legge” di Oscar Ghiglia, uno dei tanti quadri realizzati a cavallo tra Ottocento e Novecento che raccontano come le conquiste formali e concettuali dei Macchiaioli furono recepite e sviluppate dalle successive generazioni di pittori.
Lorenzo Fusco
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