Giornata Mondiale delle Zone Umide: 53 in Italia
Ogni anno il 2 febbraio viene celebrata la giornata mondiale delle zone umide (World Wetlands Day) promossa dal Ramsar Bureau nel 2003, in occasione dell’anno mondiale dell’acqua indetto dalle Nazioni Unite.
L’iniziativa ha lo scopo di sottolineare l’importanza della tutela delle zone umide nel mondo come habitat fondamentale per la conservazione del patrimonio biologico della terra. Oltre a rappresentare l’habitat di una speciale flora e fauna, le zone umide contribuiscono infatti alla mitigazione dei cambiamenti climatici, in quanto regolatrici del regime delle acque.
In Italia, secondo l’elenco stilato dal Ministero dell’Ambiente, le zone umide sono circa 53, e interessano ambienti e paesaggi di 15 diverse regioni. Una ricchezza paesaggistica che si aggiunge ai tesori di bellezza di questo straordinario Paese.
Nell lista italiana delle zone umide ci sono aree molto interessanti come il lago Fusaro in Campania, i pantani Longarini a Ragusa, l’oasi del Simeto a Catania, il lago Ariamacina in Calabria, Il fiume Ombrone in provincia di Grosseto, la riserva della Sentina a San Benedetto del Tronto, il parco nazionale del Circeo nel Lazio, la riserva regionale dei Calanchi a Montalbano Jonico.
La Convenzione delle Zone Umide
La Convenzione delle Zone Umide (Ramsar, Iran 1971) è un trattato intergovernativo che ha come missione “la conservazione e l’uso corretto delle zone umide tramite l’azione nazionale e internazionale di cooperazione per raggiungere uno sviluppo sostenibile”.
Definizione di Zone Umide
Come scritto nella Convenzione, le “zone umide” sono “le aree quali stagni, paludi, torbiere, bacini naturali e artificiali permanenti con acqua stagnante o corrente dolce, salmastra o salata, comprendendo aree marittime la cui profondità i condizioni di bassa marea non supera i sei metri”.
Perché sono importanti
Solo il 3% di tutta l’acqua della terra è dolce, e più della metà di questa è congelata nei ghiacciai. Ne resta lo 0,3%, meno della quantità presente nell’atmosfera.
Nonostante le loro ridottissime dimensioni, le zone umide sono, in assoluto, tra le più ricche di biodiversità. Essendo altamente produttive, in molte aree del mondo sono di vitale importanza per la pesca; la conservazione del loro ciclo idrologico, inoltre, rappresenta un punto essenziale per la difesa del suolo e per la lotta alla crisi idrica e alla mancanza di acqua potabile.
Clara Cosenza
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