Giffoni, progetto di trasformazione culturale che esportiamo nel mondo
La felicità è il tema di quest’anno del 42.mo Festival del Film per Ragazzi di Giffoni, in corso fino al 24 luglio. E intorno a questo tema ruotano tante iniziative e incontri, come si può vedere dai programmi giornalieri pubblicati sul sito internet. Ruotano anche tante parole, a cominciare da quelle di François Truffaut, del 1982, quando scrisse che «di tutti i festival del mondo, quello di Giffoni è il più necessario». Perché? In questi 42 anni sono state date tante spiegazioni di questo fenomeno che è diventato un progetto di trasformazione culturale che esportiamo in tutto il mondo. Dopo Hollywood e l’Australia il Giffoni Film Festival approda infatti anche in Brasile. Su questo punto le parole più attuali sul Festival in corso nella cittadina picentina a pochi chilometri da Salerno le hanno dette ieri l’attore Nicolas Cage e Thiago Lobo, assessore allo sport e ai giovani della Municipalità di Sao Paolo.
“Per me – ha detto l’attore americano – i premi non contano molto, non li prendo troppo sul serio. Prendo sul serio altre cose, il Festival di Giffoni, per esempio, che vale più di un premio. Sono orgoglioso delle mie origini italiane, mi piace la cultura, il cibo, la mitologia dell’Italia. Ma sono innamorato dell’idea del Giffoni Film Festival, con ragazzi che arrivano da tutti i Paesi, una filosofia unica al mondo. Che ci insegna che siamo tutti un’unica cosa, siamo esseri umani con le stesse emozioni. Dobbiamo far sì che i ragazzi imparino ad amarsi gli uni gli altri prima che diventino adulti e si odino a vicenda”. Curioso poi che una sua frase coincida perfettamente nella sostanza con una di Peppino Impastato che scorre, insieme alle immagini di opere d’arte, in questa pagina. “L’arte – ha detto Nicolas Cage – migliora la vita delle persone. Riesce a combattere il crimine, di questo sono convinto, i ragazzi devono essere educati all’arte, se le persone sono arrabbiate l’arte li rasserenerà, li allontanerà dalle droghe e dalla violenza”.
Thiago Lobo, invece ha parlato dopo la firma del protocollo d’intesa tra il Giffoni Experience, la Regione Campania e la Municipalita’ di San Paolo del Brasile per una partnership che rende ancora più internazionale Giffoni e che sarà’ suggellata nel gennaio 2013 con l’edizione brasiliana del Giffoni Film Festival. Speriamo di portare a San Paolo lo spirito e il dna del Festival, un’iniziativa che intendiamo riproporre ogni anno per attuare un progetto di trasformazione culturale gia’ realizzato a Giffoni. Non vogliamo solo creare cineasti o cinefili – ha concluso Lobo – ma persone migliori”. “Creare persone migliori”.Proprio così: una mission che, anno dopo anno, al festival riesce sempre meglio come testimoniano le tante star internazionali che scelgono di venire in questo posto a pochi chilometri da Eboli, che la letteratura ha trasformato nell’immaginario collettivo in una frontiera di civiltà.
Il Giffoni brasiliano si svolgerà’ in una sede prestigiosa, l’auditorium Memorial da America Latina progettato dall’architetto Oscar Niemeyer, centro culturale nel cuore di San Paolo. ”Uno scambio – commenta il direttore artistico Claudio Gubitosi – che ci rende orgogliosi. Nella sua lunga storia, il festival ha coinvolto ben 52 nazioni ma quello del Brasile e’ un appuntamento particolare, in un momento fondamentale per il Paese latinoamericano, al centro di una crescita economica e culturale senza precedenti”.
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