FAI: un Censimento per premiare i nostri Luoghi del Cuore
Sarà aperta fino al 30 novembre 2014 la possibilità di segnalare i “Luoghi del cuore” del Censimento FAI, un progetto a cadenza biennale giunto alla sua settima edizione. In concomitanza con i Mondiali di quest’anno –che da sempre rappresentano un forte momento di aggregazione- il Censimento si ispira quest’anno al tifo calcistico per invitare a sostenere i luoghi del nostro Paese a noi più vicini. Boschi, parchi e rovine che riceveranno almeno mille segnalazioni potranno concorrere per ricevere gli aiuti del FAI nella realizzazione di progetti gestionali, di restaurazione o valorizzazione. La novità 2014 è dettata dai punti cardine dell’EXPO2015: cibo e materie prime, a cui è stata dedicata una sezione speciale per segnalare tutti i posti direttamente legati all’alimentare come riserve o vecchi mulini.
Nelle sei edizioni –partite dal 2003- il censimento ha raccolto oltre 1,8 milioni di segnalazioni, di cui un milione solo nell’edizione 2012 che ha permesso 20 interventi in 12 regioni italiane. In quell’edizione venne proclamato vincitore il sito archeologico di Alessandria con 53.953 voti, sede di una storica fortezza medievale divenuta dominio dei Savoia. Al quarto posto-con 43.126 voti- si posizionò invece lo storico museo di Totò sito nel Rione Sanità di Napoli, un luogo affettivo per tutti i partenopei che sta conoscendo oggi una fase positiva anche grazie riapertura delle Catacombe di San Gennaro. Queste ultime sono state affidate ad una cooperativa sociale di giovani guide del quartiere che hanno dato vita al tout “Il Miglio Sacro” , per promuove i tesori del quartiere compreso il museo di Totò.
È possibile segnalare e votare i Luoghi del Cuore sul sito www.iluoghidelcuore.it, o compilando l’apposita cartolina disponibile nelle delegazioni del Fai e presso le filiali di Intesa Sanpaolo –partner del progetto-.
Un invito a tifare i propri territori, affinché non smettano di raccontarsi per vincere la partita più importante: custodire il tesoro della nostra memoria.
Giulia Coia
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