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Editoria d’arte: l’ebook è la nuova frontiera?

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25/09/2012

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Editoria d’arte: l’ebook è la nuova frontiera?

L’editoria d’arte in Italia sta cambiando volto?  A fronte di una contrazione del mercato, c’è una trasformazione nella produzione di un settore che guarda al futuro con un potenziale di 3,5 milioni di lettori,  raggiungibili anche con le nuove App e gli e-book.  La fotografia del setore  viene dall’indagine presentata dall’ AIE, Associazione Italiana Editori nell’ambito della rassegna felsinea Artelibro che si è conclusa domenica 23 settembre. Il mercato dell’editoria d’arte, composto da cataloghi e monografie, ha registrato negli ultimi quattro anni un calo del 10,3% sulle vendite (dato NielsenBookScan) a causa di un minor potere di spesa da parte del pubblico, del costo degli stock e di bassi indici di rotazione.

All’interno del settore, l’illustrato d’arte – che include architettura, fotografia, cataloghi, monografie – nei canali trade (librerie, librerie on line) registra performance anche peggiori, e vede ridursi le vendite del 27% nell’ultimo quadriennio. Le perdite sono parzialmente contenute dalla saggistica d’arte o d’architettura illustrata, che ha registrato invece un +21%.

 L’offerta però tiene, cresciuta (+37% dal ’90; +25% dal 2000) si è articolata progressivamente coprendo i diversi e nuovi segmenti di domanda. Nei primi sei mesi del 2012 sono stati pubblicati – tra cataloghi d’arte, libri di architettura e urbanistica, design e moda, fotografia, monografie di pittura e scultura – quasi 1.900 titoli: un livello analogo (o leggermente superiore) a quello dell’anno precedente.  Irrompe invece sul mercato l’ebook che già rappresenta per i titoli d’arte, architettura e design il 3%  del totale in commercio in Italia. Un’offerta decuplicata nel giro di due anni dai 99 titoli del 2010 ai 1005 del settembre 2912. Un’espansione vorticosa come quella delle App d’arte (museali, turistiche, archeologico…) che non sono un mercato ma comunque forniscono un servizio (nell’Apple store una su quattro è italiana). Tra il 2010 e il 2011 l’offerta di App sull’arte è aumentata in tutti i paesi (+59% a livello internazionale) Italia compresa, dove la crescita è arrivata al 73% nel 2010. La carta però ha ancora il suo appeal e lo dimostrano i numeri del marcato delle edizioni facsimilari, copie fedeli anche nelle imperfezioni degli originali di codici miniati che hanno un prezzo medio di 3.500 euro. Un segmento da 16,0 milioni di euro che rappresenta il 24% del mercato “arte e immagine”, crescito del 68% tra il 2004 e il 2011. Si tratta  anche di una parte importante e significativa dell’export dell’editoria d’arte anche in termini di presentazione del made in Italy.

 “Il settore dell’editoria d’arte, pur nelle difficoltà congiunturali e strutturali di questi anni, mostra comunque una sua capacità di articolazione – ha spiegato il responsabile dell’Ufficio studi AIE Giovanni Peresson -. Il settore vede ormai accanto al tradizionale catalogo e monografia d’arte, l’editoria facsimilare (circa 16 milioni di euro), un catalogo che comincia ad apparire significativo composto di e-book e applicazioni, una volontà in direzione dell’internazionalizzazione e delle coedizioni. Certo le politiche museali ed espositive – e più in generale quelle legate al turismo culturale – non hanno favorito in questi anni il settore. Il fatto che il primo museo italiano per visitatori (gli Uffizi) si collochi nel ranking mondiale al 21mo  posto aiuta a comprendere alcune delle difficoltà che il settore incontra nel nostro mercato”. (l.p.)

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