Concordia, il riscatto dell’immagine dell’Italia
Venti mesi dopo il naufragio avvenuto davanti all’isola del Giglio, il gigantesco e avveniristico cantiere allestito dalle imprese Titan e Micoperi ha riportato in verticale il relitto della Concordia.
Il parbuckling, la difficile operazione di rotazione in posizione verticale della nave è stata un successo. Un’impresa mai tentata prima. Un momento di riscatto dell’immagine del Paese .
“Siamo i campioni dell’autolesionismo, ma è giusto rimarcare con orgoglio ciò che di positivo è stato fatto”, ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta. “E’ un giorno in cui è giusto che ci sia orgoglio nazionale, sempre con sobrietà e con i toni giustamente tenuti in queste ore. Ma è giusto viverla e gestirla così”.
Un orgoglio “vero”, ha insistito il premier, perché “abbiamo dimostrato a tutto il mondo che ci ha guardato in queste ore cosa è in grado di fare la tecnologia italiana. Un grande orgoglio nazionale”. Soprattutto per quel che riguarda un aspetto che Letta tiene molto a sottolineare: “Anche nel raccordo tra pubblico e privato, una delle cose più positive che è emersa”. L’operazione di questa notte – ha aggiunto – “dimostra che è possibile che pubblico e privato collaborino”.
Concetti espressi anche – poche ore prima – dal mitico comandante Gregorio De Falco: ”Mi piace vedere che le energie degli attori in gioco pubblico e privati, quando si integrano, danno i risultati sperati”.
De Falco, la notte del 13 gennaio 2012 coordinava i soccorsi dalla capitaneria di porto di Livorno e fu protagonista di un perentorio ordine al comandante della nave, Francesco Schettino, ordinandogli di risalire a bordo.
“Questa dimostrazione di capacità tecnica e organizzativa – ha detto De Falco – riscatta l’immagine di un’Italia approssimativa e cialtrona e mi inorgoglisce profondamente”.
(p.i.)
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