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Dubai, conclusa la missione del “made in Italy” nel Golfo

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02/01/2014

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Dubai, conclusa la missione del “made in Italy” nel Golfo

Dubai - capodanno1Sullo sfondo di quattrocentomila fuochi d’artificio lanciati in 6 minuti (record del mondo)  e con un’asta di beneficenza si è conclusa a Capodanno la prima parte della missione “Sistema Paese in movimento” del gruppo navale Cavour, quella dedicata agli Stati del Golfo Persico. Il bilancio è positivo: il “made in Italy” va forte qui, come ci hanno confermato gli ambasciatori italiani che abbiamo incontrato durante le loro visite a bordo della nave ammiraglia nelle varie tappe del viaggio.

Cominciamo dal piccolo e ricco Bahrein. “E’ forse il paese che maggiormente in quest’area conosce, apprezza e ama da più lungo tempo le eccellenze della produzione italiana”  ci ha detto l’ambasciatore a Manama, Alberto Vecchi. “Il Bahrein è un paese in continua crescita ed espansione, con un benessere molto elevato. Qui c’è un mercato sofisticato con il quale l’Italia ha un rapporto commerciale consolidato. Questo è un paese importante – ha spiegato Vecchi- anche perché è un cancello per l’Arabia Saudita. Ma non solo: è una nazione aperta che guarda all’Europa, e noi siamo i benvenuti sotto ogni punto di vista”.Amm. Treu con Amb. Vecchi  su nave Cavour

Musica non diversa in Kuwait. “I kuwaitiani – ci ha detto l’ambasciatore Fabrizio Nicoletti – amano l’Italia, apprezzano il nostro stile, il gusto, insomma vorrebbero essere un po’ italiani”.  “La comunità italiana qui sta crescendo – ha aggiunto Nicoletti – e questo conferma quanto il Kuwait sia un mercato importante per noi e quanto i nostri prodotti siano ampiamente apprezzati dalla società kuwaitiana”. Il Made in Italy trova in Kuwait  un mercato in crescita. Le nostre esportazioni aumentano nel Golfo, aumentano in ciascun paese dell’area. Questa nazione – ha sottolineato Nicoletti- va seguita con la massima attenzione, anche perché tra l’altro qui c’è un programma di sviluppo infrastrutturale da miliardi di euro”.

showroom CavourGiorgio Starace, ambasciatore italiano negli Emirati Arabi Uniti, ci ha descritto  “la grande crescita del Made in Italy” nella regione. “In questo paese stiamo viaggiando in controtendenza con la congiuntura europea: mentre la recessione colpiva l’economia, qui le nostre esportazioni a partire dal 2010 hanno iniziato a crescere in maniera sostenuta. “L’Italia, qui negli Emirati”, ha affermato Starace, “è più che altro uno stile di vita, è un modo di pensare; qui facciamo tendenza, e tutto quello che è italiano è visto in modo positivo”.

Anche in Oman c’è molto interesse per l’Italia. “Qui c ‘è molto spazio per il Made in Italy perché l’Oman sa apprezzare la qualità, il nostro senso della bellezza, il gusto, il design, insomma tutto quello che si risolve in una capacità unica degli italiani”, ci ha detto l’ambasciatore italiano Paola Amadei. “Questo paese sta lavorando molto per creare nuove industrie e sviluppare un piano infrastrutturale: strade, porti, aeroporti, settori –  spiega l’ambasciatore – in cui l’Italia eccelle. Ma si sta sviluppano qui anche  la green economy:  un settore in cui l’Italia vanta prodotti di altissima qualità e tecnologia, non solo pannelli solari, ma anche tecnologie per il trattamento delle acque e dei rifiuti. C’ è spazio anche in settori tradizionali come la pesca- sottolinea l’amb. Amadei- che qui è molto importante e nel quale noi abbiamo un conoscenza elevata. Infine ci sono i nostri punti di forza nell’arredamento e nel settore turistico”. Per l’ambasciatore i rapporti commerciali con l’Oman sono in crescita. “Alcune aziende italiane sono già presenti qui e stanno facendo un ottimo lavoro, altre aziende si stanno affacciando in questo paese.”

Ora, per il Gruppo Cavour, al comando dell’ammiraglio Paolo Treu, la destinazione è Mombasa, in Kenya, da dove incomincerà il lungo viaggio intorno all’Africa.

Giuliano Ferrigno

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