Classifica Qs 2018: La Sapienza prima Università al mondo in Scienze dell’antichità
Sono poco più di 200, su un totale di 4.500 iscritti della facoltà di lettere, gli studenti di Scienze dell’antichità, che quest’anno possono vantarsi di studiare nella migliore università che si occupa del passato remoto. La classifica Qs 2018 per materia ha decretato La Sapienza di Roma prima al mondo in Scienze dell’antichità. Un risultato eccellente se si pensa che per stilare la graduatoria sono state prese in considerazione 1.130 università, in 150 paesi, analizzando 48 materie divise in 5 macro aree. Incrociando i dati, l’Università la Sapienza di Roma è risultata essere migliore persino degli atenei di Cambridge, Oxford e Harvard.
Il rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, sottolinea: “E’ la prima volta che un’università italiana è al primo posto in questa classifica internazionale. Viene premiata la tradizione umanistica dell’ateneo valorizzando l’immagine della cultura italiana all’estero. Negli studi classico-umanistici la didattica si sposa con operazioni di fruizione culturale non comuni: grazie al progetto Theatron sono gli stessi studenti a far rivivere i testi greci e latini, traducendoli, riadattandoli e portandoli in scena. Alla Sapienza si può studiare tra statue e fregi decorativi nelle aree di lettura del Museo di arte classica”.
Papirologia, filologia, numismatica, epigrafia, paleografia sono solo alcune delle materie oggetto di studio. I docenti spiegano come in un
percorso di studi apparentemente fatto di teoria c’è anche molta pratica: gli archeologi conducono scavi in prima persona e i filologi lavorano sui testi antichi in latino e in greco.
Gli studenti stessi spiegano il motivo che li ha spinti ad una scelta coraggiosa in un mondo proiettato verso il futuro e le nuove tecnologie e ci lasciano un grande insegnamento: indagare l’eredità che ci ha lasciato il passato per comprendere il presente e preparare l’avvenire.
Patrizia Giannotti
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