cieli e terre
A ogni dubbio prende vita una certezza in forma di cielo.
E ogni alba ci induce a sperare che possa essere lei la nostra nuova alba in arrivo.
E dunque guardalo il cielo. Meditalo, ammiralo e ricordalo per sempre. Immortalalo in uno scatto perché quell’istante di luce non brillerà più nella stessa direzione e quella pennellata di colore in mezzo alle nuvole resterà una tinta introvabile, una suggestione unica e un momento eterno da serbare forte dentro.
Sembra dirci proprio questo la poesia sotto forma di mostra Tra Cieli e Terra, dell’autore fotografo Giuseppe Palestini, detto Peppe e noto a tutti nella comunità di Grottammare per il suo sguardo tranquillo e dolce. E perché sicuramente è sempre il primo a svegliarsi e a correre a rifornire di quotidiani i vari lavoratori marchigiani ad ogni mattino che la vita ci regala.
Un uomo abituato a sorseggiare l’alba ancora prima di un caffè e a farsi carico di un sorriso a chi si è appena svegliato.
Un uomo umile e generoso che ha regalato a Grottammare il frutto delle sue albe solitarie e sognanti.
La mostra inaugura oggi al Kursaal e sarà come vedere la terra vista dal cielo e viceversa.
Il Paese Alto diverrà un orizzonte in continuità e armonia con quello in affacciato sul mare.
Oltre a risentire echi del viscerale legame che ognuno di noi ha con l’acqua specchiante del mare, l’alba il cielo e il sole usciremo dalla mostra con la voglia di dire a tutti quale estrosa poesia sia l’ Incasato Grottammare. Con gli occhi in su o in giù dopo questi scorci di cielo nulla sarà più lo stesso.
Perché avremo fatto un passo in più nello scoprire la bellezza della natura e la fortuna di un risveglio nella luce.
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