Friday, Apr. 19, 2024

“Cacce Principesche”, a Tivoli l’antica arte venatoria

Written By:

|

01/08/2013

|

Posted In:

“Cacce Principesche”, a Tivoli l’antica arte venatoria

Villa d’Este, a Tivoli, è un esemplare e storico palazzo simbolo dell’arte venatoria: il cardinale Ippolito d’Este trasformò la dimora e i giardini nella magnifica forma attuale, decorata con temi venatori già nei primi decenni del Seicento dalla scuola di Antonio Tempesta, circondata da parchi e da boschi che furono, sin dall’inizio del Cinquecento, palcoscenici di leggendarie cacce degli Estensi e dell’aristocrazia papale.

Non poteva, dunque, esser scelta una location più adatta per la mostra “Cacce principesche. L’arte venatoria nella prima età moderna”, che fino al 20 ottobre 2013 contribuirà a rendere la Villa e i suoi giardini ancora più affascinanti.

Sin dal Medioevo, infatti, la caccia oltre ad essere manifestazione di potere ed eleganza, fu uno dei più importanti momenti di aggregazione sociale: la caccia principesca doveva esaltare la grandezza del padrone di casa e dei suoi ospiti (dame incluse), e diventava spesso un mezzo per risolvere questioni politiche e diplomatiche.

Promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo, la mostra raccoglie oltre sessanta opere rare e spesso inedite tra sculture, dipinti, utensili, stampe e persino una preziosa selezione di armi antiche, prestate dal Museo Stibbert di Firenze.

Le opere esposte, provenienti da musei pubblici come Palazzo Corsini, Palazzo Venezia, Galleria Colonna e Musei Capitolini, e da importanti collezioni private, raccontano la storia della pratica venatoria attraverso le vedute di Jan Breughel il vecchio, Hendrick van Balen e Paul Brill, le nature morte di Jacopo da Empoli e Pieter Boel, i ritratti di nobili cacciatori e la pittura naturalistica di Antonio Tempesta, Jan Fyt, Frans Snyders e Michelangelo Cerquozzi.

«Tivoli – spiega il prof. Francesco Salinas, curatore della mostra – è un luogo storicamente deputato e quasi mitico della caccia, teatro di leggendarie battute sin dai tempi dell’imperatore Adriano».

Una completa immersione in questa antica e nobile pratica, un viaggio negli usi e nei costumi legati alla caccia e a chi ne faceva uno stile di vita, il tutto incorniciato da un luogo che, nella sua anima artistica, rappresenta al meglio la mostra che va ad ospitare.

Clara Cosenza

Share This Article

Related News

Piave, 1918: racconti intimi e crude verità
L’Astra Roma ballet celebra Dante
Safari, una mostra dedicata alla Giornata della Terra

About Author

Luoghi

La bellezza dell’Italia è anche nelle sue città, nei suoi borghi, nei suoi monumenti, nei suoi paesaggi. Città che trasudano storia, monumenti che hanno un’anima, paesaggi che la mano dell’uomo non è riuscita a stravolgere e che in molti angoli dell’Italia richiamano i colori e la serenità racchiusa in opere d’arte che il mondo ci invidia. In 30-40 righe, e con qualche link e foto segnalateci angoli di città e paesi che vi sono cari e per i quali, anche se si è andati via, vale la pena ritornare. Scrivi a luoghi@lavocedellabellezza.it

Leave A Reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: